FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3781313
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » Repubblica-Palermo-I presidi si ribellano "Non dateci la pagella"

Repubblica-Palermo-I presidi si ribellano "Non dateci la pagella"

Già settanta capi d'istituto hanno rifiutato l'iniziativa sperimentale I presidi si ribellano "Non dateci la pagella" Porte chiuse ai valutatori del ministero Il giudi...

13/01/2004
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Già settanta capi d'istituto hanno rifiutato l'iniziativa sperimentale
I presidi si ribellano "Non dateci la pagella"
Porte chiuse ai valutatori del ministero
Il giudizio servirà in futuro ad attribuire la "retribuzione di risultato"
SALVO INTRAVAIA


I presidi siciliani rifiutano la pagella ministeriale. Nei giorni scorsi una settantina di capi d'istituto hanno formalizzato il loro no alla proposta di sperimentazione del Sivadis (il Sistema di valutazione dei dirigenti scolastici), lanciata dal ministero dell'Istruzione alla fine del 2003. Finora quasi quattro presidi su dieci, dei 180 individuati da viale Trastevere in Sicilia, hanno declinato l'invito alla sperimentazione che dovrebbe avviare la valutazione dell'intero sistema scolastico nazionale e consentire in futuro l'attribuzione ai capi d'istituto della cosiddetta "retribuzione di risultato". Altri, essendo l'adesione all'iniziativa del tutto volontaria, hanno disertato i primi incontri con i "valutatori di prima istanza" che dovrebbero giudicare "le competenze organizzative, le prestazioni e il livello di conseguimento degli obiettivi" - così si legge nelle linee giuda ministeriali - dei dirigenti scolastici.
Il bilancio dei primi incontri con i valutatori viene considerato dai presidi deludente. In parecchi gruppi (ogni valutatore ha in carico da 15 a 20 capi d'istituto) si sono presentati alle riunioni un quarto dei prescelti che, pur accettando di essere giudicati, mostrano tante riserve. "Ritengo che una valutazione vada fatta - dice Lucia Rovituso, direttrice dell'elementare Crispi - ma l'impegno che ci è stato richiesto attraverso la compilazione di moltissimi documenti è eccessivo. In questo modo come faremo a occuparci dei problemi quotidiani che si presentano a scuola?". Di parere opposto Maria Serio, direttrice della Garzilli, una delle prime a rinunciare.
Numerose le motivazioni del rifiuto, scritte in un documento predisposto da Cgil, Cisl, Uil e Snals prima delle vacanze di Natale. "Non si rifiuta l'idea di valutazione in sé - dice Leopoldo Ceraulo, a capo dei presidi della Cgil Scuola regionale - Miriadi di tabelle da compilare, tante carte e poca sostanza ripercorrono modalità che si sono già rivelate inadeguate tre anni fa".
Ma i capi d'istituto non contestano soltanto la "macchinosità e gravosità delle procedure". Della valutazione ? che prevede tre livelli ("da migliorare", "di apprezzamento" e "di eccellenza") vengono contestate anche "l'assenza di qualsivoglia standard di riferimento e l'impreparazione degli eterogenei valutatori individuati". Insomma, il provveditore Paolo Giambalvo, Giuseppe Italia, vice direttore scolastico regionale, e tutti gli altri ispettori e dirigenti incaricati da Guido Di Stefano, direttore scolastico regionale, non sono ritenuti all'altezza dai presidi. "Non posso essere valutata per le deficienze e le latitanze di chi avrebbe dovuto fornirci gli strumenti", afferma Silvana Ricotta, preside dell'istituto comprensivo Falcone, allo Zen, chiamando in causa gli enti locali e il ministero. Ragioni condivise dall'Associazione nazionale presidi, che tuttavia si è schierata a favore della procedura "perché ? dice Giovanni Pusateri ? ogni scuola deve avere un responsabile".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL