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Repubblica-Bologna-Il giudice ordina alle scuole "Pagate i commissari"

Esami di maturità, il Ministero della pubblica istruzione non ha i soldi per pagare i professori che si rivolgono al Tribunale Il giudice ordina alle scuole "Pagate i commissari" Tre...

23/07/2002
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la Repubblica

Esami di maturità, il Ministero della pubblica istruzione non ha i soldi per pagare i professori che si rivolgono al Tribunale
Il giudice ordina alle scuole "Pagate i commissari"
Tre istituti a rischio pignoramento
I presidi dovrebbero sborsare 2000 euro a persona
"Gli atti di precetto sono immediati e le somme vanno date con interessi bancari, pena il sequestro dei beni del Ministero"
GIUSEPPE FILETTO


CASSE dissanguate al Ministero della Pubblica Istruzione, tanto prosciugate da non poter pagare neppure i commissari ed i presidenti che hanno partecipato agli esami di maturità. Tanto squattrinato, il ministero di Letizia Moratti, da spingere tre professori a rivolgersi al Tribunale del Lavoro e al Difensore Civico della Liguria, e l'altro ieri dal giudice sono arrivate altrettante sentenze, condannando le scuole (anziché l'amministrazione centrale del Ministero) a pagare i docenti. "Gli atti di precetto sono immediati e dobbiamo rimborsare le somme entro 120 giorni dalla sentenza - ammette Silvano Geracitano, dirigente dell'Ufficio delle Risorse Finanziarie - ma ogni giorno che passa, vuol dire mettere in conto gli interessi bancari, le spese legali e giudiziarie; inoltre, si rischia il sequestro e il pignoramento di beni".
Se non altro giustizia è fatta, e in ogni caso i magistrati con l'ingiunzione tempestiva hanno costretto gli uffici della Direzione Scolastica Regionale a chiedere un anticipo alla Banca d'Italia, a pagare anche per le scuole con lo scoperto di cassa. Geracitano assicura che nel giro di pochi giorni saranno fatti i mandati di pagamento. Sembra di capire, però, che il provvedimento è limitato soltanto a chi si è rivolto al Tribunale. O meglio, relativo a quelle scuole condannate a pagare.
Per il resto dei 901 presidenti di commissione e per i 3180 commissari di tutta la Liguria occorrerà attendere i fondi dal Ministero, "i cui vertici nel frattempo si sono impegnati a reperire soldi", precisano da via Assarotti. Quanto sta accadendo a Genova e in Liguria è però una vicenda che coinvolge tutti i commissari che hanno svolto gli esami di maturità. Seppure il passaggio giudiziario della Liguria diventi un caso nazionale senza precedenti e la sentenza destinata a fare giurisprudenza.
Stanno crescendo, in tutta Italia, le proteste di chi nella migliore delle ipotesi riceverà i compensi non prima di ottobre, anche se c'è da dire che alcune scuole hanno anticipato le spese, ricorrendo al fondo cassa. "Lo possono fare quando hanno i soldi - spiega Salvatore Di Meglio, preside del D'Oria e membro del Consiglio Scolastico Provinciale - in caso contrario, devono attendere il trasferimento dei finanziamenti da parte del Ministero, attraverso la Tesoreria Provinciale dello Stato: come siamo stati costretti a fare nella mia scuola, non essendo in grado di anticipare qualcosa come 50 milioni di lire. A volte non riusciamo a sborsare neppure i soldi per le spese urgenti'figuriamoci il resto".
E' vasta la mappa delle scuole genovesi che non possono pagare ed è altrettanto nutrita la protesta dei commissari. Con qualche eccezione: "Io sono stato pagato - dice Gennaro Schettino - l'Istituto Alberghiero Giancardi di Alassio, dove sono stato presidente, ha anticipato i soldi". Sono pochissimi, però, i presidi che hanno messo mano al fondo cassa. I compensi per ogni presidente di commissione ammontano a 1173 euro (lordi), più 88 euro per ogni classe in più esaminata e fino ad un massimo di 12 classi: quindi 2052 euro. Inoltre, 550 euro di rimborso chilometrico per chi ha sostenuto trasferte inferiori ai 60 minuti di percorrenza, mille euro in fasce comprese dai 61 ai 100 minuti, 2300 euro oltre i 100 minuti di viaggio. Ai commissari (sono stati impegnati nelle loro scuole di appartenenza) spetta il compenso forfettario di 374 euro, il doppio se si hanno due classi da esaminare, il triplo per tre o più classi; più 163 euro di accessorio-trasferta.
La maggior parte delle segreterie delle 46 scuole superiori genovesi già dal 15 luglio ha spedito i prospetti di spesa alla Direzione Scolastica Regionale.


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