Repubblica-Bologna-Garagnani all'attacco "Presepi vietati a scuola" -Interpellanza al governo e accuse alla Cgil

Pagina IV - Bologna
Interpellanza al governo e accuse alla Cgil "Accade soprattutto in provincia"
Garagnani all'attacco "Presepi vietati a scuola"
"In molte elementari non si è celebrato il Natale per un presunto rispetto di altre fedi"
Marcheselli: "Non mi risultano casi, se necessario faremo un'indagine"
ILARIA VENTURI

PRESEPI vietati nelle scuole di Bologna. A denunciarlo è l'onorevole di Forza Italia Fabio Garagnani con una interpellanza presentata ieri al governo. Nel giorno della Befana l'ex deputato democristiano riaccende la polemica sul Natale cristiano a suo dire non celebrato nelle classi. Dopo il telefono-spia contro gli insegnanti "comunisti", una nuova provocazione al mondo della scuola bolognese. Questa volta nel mirino sono le scuole della Provincia. Garagnani lancia strali ma non fa nomi, attacca dirigenti e insegnanti, colpevoli di "far prevalere posizioni ideologiche", accusa la Cgil-scuola e le giunte di sinistra della provincia di Bologna di condizionare la scuola. Nell'interpellanza Garagnani chiede chiarimenti "in merito a quanto accaduto in diverse scuole della provincia, soprattutto primarie, nelle quali non è stato celebrato il santo Natale ed è stata sostanzialmente vietata l'esposizione di simboli particolari come il presepe per un presunto rispetto di altre fedi, in particolare quella islamica". Garagnani rileva "che la legislazione italiana, non ultima la legge sulla riforma dei cicli, riconosce esplicitamente il ruolo del cristianesimo nelle istituzioni educative statali". "Non è ammissibile - conclude - che in nome di un falso concetto di dialogo si aggiri o si violi il dettato della norma. In questo contesto è grave che alcuni dirigenti scolastici e diversi insegnanti facciano prevalere le loro posizioni ideologiche o accettino condizionamenti dalla Cgil scuola e dei vari assessorati delle giunte di sinistra rispetto al dovere di applicare legge".
Una nuova offensiva del deputato, non nuovo agli attacchi da caccia alle streghe. I nomi delle scuole non vengono fatti. "Ho ricevuto segnalazioni dai genitori - replica Garagnani -, farò i nomi solo più avanti per rispettare chi mi ha riferito le cose. E poi non voglio mettere una scuola contro l'altra". Insieme all'interpellanza, Garagnani ha scritto al direttore del Csa (ex provveditorato) che vedrà la lettera domani. "Non mi risultano casi in cui siano stati vietati i presepi, vedrò la lettera con attenzione, faremo un'indagine se necessaria", può solo dire Paolo Marcheselli. Alla vigilia della riapertura delle scuole il clima si accende. Si preparano nuove manifestazioni contro la riforma Moratti (una settimana, dal 12 al 17, di mobilitazione a Bologna, una manifestazione a Roma il 17). E la controffensiva non si fa attendere. Garagnani dà fuoco alle polveri, attacca Cgil e giunte di sinistra per "le interferenze" e per "la polemica contro la Moratti". Nara Orsi, segretario della Cgil-scuola provinciale risponde secca: "Venga alle nostre riunioni, Garagnani faccia il politico e ascolti la gente che non vuole la riforma Moratti. Rispetto alla politica del ministro la Cgil ha fatto solo informazione, leggiamo i testi ministeriali". Sul caso dei presepi, Nara Orsi allarga le braccia: "Mai preso posizioni quando sono attività all'interno dell'attività didattica". E ancora: "Noi ideologici? Firmiamo contratti con dirigenti di tutti gli schieramenti politici, il fatto è che per la Moratti non esiste il dialogo sociale". Nara Orsi denuncia invece "un clima pesante, di intimidazione continua al mondo della scuola bolognese".
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