Repubblica-Bologna-Altre due scuole rifiutano i test

Pagina IX - Bologna
Alle Carracci e alle Longhena non li hanno fatti: crescono gli "obiettori"
Altre due scuole rifiutano i test dilaga la protesta anti-ministeriale

SI allarga a macchia d'olio la protesta contro i test nelle scuole elementari e medie che, a livello nazionale, il ministero ha voluto per valutare le scuole. Dopo l'obiezione di coscienza di un docente delle Rodari Jussi di San Lazzaro - che si è rifiutato di farli fare ai suoi alunni - la dirigente dell'Ufficio regionale Lucrezia Stellacci aveva annunciato: "Farò il censimento di chi si rifiuta, partiranno provvedimenti". E immediata è arrivata la risposta. Diciassette docenti delle Rodari-Jussi si sono autodenunciati per protesta: "Questi test sono una violazione della libertà di insegnamento, esprimiamo solidarietà al collega, vogliamo riaprire il dibattito". Una protesta che non è più solo di Cobas e Rifondazione. Mentre alle elementari Longhena e alle medie Carracci si è consumato il gran rifiuto: i test sono rimasti negli scatoloni. E rispediti al mittente. "Anche all'istituto comprensivo 10 - denunciano i Cobas - il collegio dei docenti ha bocciato le prove che sono state fatte solo perché i docenti sono stati costretti".
(il.ven.)