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Code e risse anche a Bari: rifiutate le ammissioni con riserva L'annuncio della Moratti per elementari e materne ha mobilitato i genitori ma i direttori didattici invitano all'attesa Il pasticcio de...

15/06/2002
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la Repubblica

Code e risse anche a Bari: rifiutate le ammissioni con riserva L'annuncio della Moratti per elementari e materne ha mobilitato i genitori ma i direttori didattici invitano all'attesa
Il pasticcio delle iscrizioni anticipate

ANNA GRITTANI

Iscrizioni a cinque anni e mezzo, o a sei? E, alle materne, a due anni e mezzo, o a tre? Anche in Puglia è il caos. Da oltre un mese i genitori stanno affollando segreterie e direzioni didattiche per chiedere di ammettere i propri figli a frequentare l'anno, nonostante i mesi di differenza con gli altri bambini. All'origine dell'equivoco increscioso, le dichiarazioni del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti che ha invitato le famiglie a "tenersi pronte". La sua riforma, prevede infatti questa possibilità. Ma proprio su quell'articolo è più che mai vivo il dibattito politico e non è detto che passi. E allora che fare? Nulla, se non attendere gli eventi. Diversi dirigenti didattici di Bari hanno risposto così alle famiglie, rifiutando di ammettere i bambini con riserva. Tra questi, Salvatore Roccella, direttore dell'8 circolo didattico di Carbonara: "I genitori sono venuti da me per chiedermi l'iscrizione anticipata, ma io ho detto di aspettare la conclusione dell'iter parlamentare. Questa situazione è frutto dei proclami della Moratti, ma in realtà proprio su quell'articolo ci sono una valanga di emendamenti. Ufficialmente le iscrizioni si sono chiuse il 20 gennaio. Accettare riserve non è formalmente corretto e per di più crea false aspettative".
Le speranze di mamme e papà sono anche frutto dell'opuscolo "Una scuola per crescere" distribuito a scuole e famiglie dal ministero. Immediatamente dopo l'indice e la premessa, si legge: "Scuola dell'infanzia: le bambine e i bambini possono essere iscritti già a due anni e mezzo". Chi l'ha ricevuto pensa che la normativa sia già in vigore. Niente di più falso. Anna Maria Lagattolla, dirigente del 28 Circolo di Japigia, conferma: "C'è disorientamento in giro. Ma noi non possiamo accettare iscrizioni con riserva perché la legge in vigore non ce lo consente. E poi l'organico è stato già determinato. Se ci fosse una riapertura delle iscrizioni sarebbe per pochissimi posti. Anche perché dove le troviamo le aule?". I più interessati alle iscrizioni anticipate sono i genitori dei bimbi più piccoli. Mandarli alla scuola dell'infanzia a due anni e mezzo vuol dire non pagare un anno di asilo nido. Un motivo in più per pensare di istituire proprio nei nidi una sezione sperimentale di scuola materna. L'idea parte dal Comune di Bari che pensa di dare questa possibilità a 25 bambini, i quali, tuttavia, dovranno compiere tre anni entro dicembre. Luciana Cazzolla, direttrice delle scuole materne Glicine Bianco e Vittorio Veneto di Bari conferma il bailamme di questi giorni. "Anche noi abbiamo ricevuto diverse richieste, ma qualora la riforma passasse, ritengo che la cosa sarà possibile non il prossimo settembre, ma l'altro ancora. Alcune scuole stanno pensando addirittura di utilizzare i progetti di continuità per creare una "primina" alla materna e una alle elementari".
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