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Repubblica-BAri-Presidi contro la legge Moratti "Pronti a bloccare l'Università"

LA PROTESTA Dilaga la rivolta cominciata a Scienze. "Ma il rettore prenda posizione" Presidi contro la legge Moratti "Pronti a bloccare l'Università" Domani alle 9 doc...

03/10/2004
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la Repubblica

LA PROTESTA
Dilaga la rivolta cominciata a Scienze. "Ma il rettore prenda posizione"
Presidi contro la legge Moratti "Pronti a bloccare l'Università"
Domani alle 9 docenti e ricercatori baresi manifesteranno durante il Senato accademico
A Lecce in fermento anche la facoltà di Ingegneria: verso il blocco delle lezioni


Il mondo accademico, compatto, si mobilita e la protesta dei ricercatori non fa che raccogliere consensi. A Bari come a Lecce (e in tutta l'Italia) l'Università sta vivendo i suoi giorni più difficili, ma la voglia di rivendicare il diritto allo studio sembra destinata a coinvolgere tutti. "Non potrebbe essere altrimenti ? commenta Eugenio Scandale, docente di Mineralogia - l'intero sistema accademico è sotto tiro. Il disegno di legge Moratti, ad esempio, elimina i concorsi per ricercatori e prevede la possibilità di stipulare contratti di collaborazione coordinata e continuativa con i possessori di laurea specialistica. Ma in questa maniera il lavoro di ricerca diventa precario e i giovani sono spinti a lasciate l'Italia per continuare a studiare". Il giorno dopo la dichiarazione dei ricercatori, ma anche dei docenti, di Scienze matematiche, fisiche e naturali di Bari e Lecce di rinunciare all'attività didattica per protesta contro il disegno di legge Moratti, nelle aule di tutte le facoltà si respira aria di mobilitazione. "Sono sicuro che altri docenti seguiranno il nostro esempio ? continua Scandale ? la proposta di riforma sta passando sotto silenzio. Abbiamo bisogno di urlare la violazione di un diritto che appartiene a tutti, non solo ai docenti e ai ricercatori, per questo dobbiamo mostrare compattezza. Quello contro la riforma si presenta come un percorso lungo e accidentato: l'unione può fare la forza".
È dello stesso parere Corrado Petrocelli, tra un mese ufficialmente preside della facoltà di Lettere e Filosofia di Bari: "Il collegamento tra i vari corsi di laurea e anche tra i vari Atenei della regione è auspicabile. Il mondo dell'Università deve dare una risposta chiara a questa dimostrazione di pressapochismo. È necessario mostrare unità di intenti anche attraverso le dichiarazioni ufficiali degli organi istituzionali". Come il senato accademico che a Bari si riunisce domani mattina e che vedrà la partecipazione di molti docenti e ricercatori. Alle 9, insieme, chiederanno che soprattutto i giovani non siamo privati della possibilità di continuare a studiare anche dopo la laurea e che alla società sia garantita la possibilità di investire sulle menti più brillanti.
Aria di malcontento si respira anche nei corridoi di Ingegneria che attraverso documenti ufficiali, ricorda il preside Renato Cervini, "ha più volte espresso parere contrario sui punti salienti della proposta di riforma, in particolare riguardo allo status giuridico dei docenti". Per questo, quindi, la facoltà si impegna "a seguire molto da vicino il dibattito nazionale anche se ? precisa Cervini - lo sciopero organizzato ci appare come una forma estrema di rivendicazione che potrebbe creare disagi agli studenti". Di parere contrario sono invece i ricercatori della facoltà di Ingegneria di Lecce che si dicono "pronti a seguire l'esempio dei colleghi di Scienze e a organizzare, quindi, il blocco delle attività didattiche". Non prima di aver spiegato, però, soprattutto agli studenti, quali siano i motivi della protesta. L'appuntamento è per domani mattina: alle 9 si riuniranno i ricercatori e alle 10,30 l'assemblea sarà aperta a tutti. La decisione di ricorrere alle maniere forti è stata presa dopo un incontro e una mozione che definisce il disegno di legge Moratti "inaccettabile", perché "porterebbe al collasso l'Università nell'arco di pochissimi anni, penalizzando la ricerca nel nostro paese e scoraggiando, in particolar modo, un sano ed equo accesso alla carriera accademica dei giovani". Quella che sta per cominciare si annuncia, quindi, come una settimana più che calda: venerdì a Bari è in programma un incontro tra i docenti e i ricercatori di Scienze mentre mercoledì a Lecce si svolgerà un dibattito voluto e organizzato da tutti i presidi di facoltà.
(m.abb.)


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