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Nuova Sardegna-"Vogliamo una scuola del sapere"

"Vogliamo una scuola del sapere" Dal convegno dei Ds-Sfs nuovo no alla riforma Moratti ...

18/01/2006
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Nuova Sardegna

"Vogliamo una scuola del sapere"
Dal convegno dei Ds-Sfs nuovo no alla riforma Moratti


SASSARI. La proposta alternativa del centrosinistra sulla scuola, rispetto alla linea del ministro all'Istruzione Letizia Moratti, è in campo. I partiti dell'Unione sembrano aver trovato una sostanziale unità su un programma che i Democratici di Sinistra stanno sottoponendo al confronto nelle diverse regioni e realtà territoriali. Un momento di approfondimento è stato organizzato anche a Sassari, dalla federazione Ds-Sinistra federalista sarda. Nella sala-conferenze della Camera di Commercio si è discusso di "Scuola che verrà", in un dibattito coordinato dal giornalista Costantino Cossu.
E' stato il deputato Andrea Ranieri, responsabile nazionale dei Ds per scuola, università e ricerca, a fornire un ampio ventaglio di considerazioni dopo l'intervento introduttivo di Gianfranco Strinna, che nella federazione diessina sassarese coordina il dipartimento scuola e conoscenza.
"La questione meridionale in Italia oggi si presenta soprattutto come questione della conoscenza - ha osservato Strinna -. In Sardegna assistiamo al grave problema della dispersione scolastica. L'augurio è che la lunga traversata nel deserto fatta dalla scuola in questi anni di governo di centrodestra con la riforma Moratti si concluda con le elezioni politiche del prossimo aprile".
Andrea Ranieri ha sviscerato i diversi punti elaborati dalla coalizione di centrosinistra, con il contributo dei Ds. "La legge Moratti è una deformazione del sistema scolastico - ha affermato Ranieri -. Diciamo con chiarezza il nostro progetto, con la questione del sapere al primo posto e investendo di più su scuola, università e ricerca. Da tempo abbiamo un sistema scolastico che non è in grado di esercitare mobilità sociale e che vede discriminazioni. Gi allievi giudicati più bravi risultano appartenere alle famiglie più ricche o con cultura più elevata. Nel nostro progetto una priorità riguarda la scuola dell'infanzia. Nei territori in cui la stessa è più diffusa, c'è meno dispersione scolastica. Occorre progettare più asili-nido. Siamo contrari all'accesso anticipato dei bambini alle elementari. Si deve rilanciare il tempo pieno. Sì alla capacità della scuola di programmare i percorsi educativi a seconda delle specificità dei territori ma tenendo sempre conto della unitarietà degli obiettivi". Si prospetta l'obbligo scolastico ai 16 anni e per questo è necessario che la scuola offra tanti saperi.
"Una scuola per tutti - ha rimarcato Andrea Ranieri -. Per le superiori pensiamo a costruire percorsi diversificati, con teoria e pratica che corrano insieme ma sempre con la garanzia di unità nel sistema, in cui la scuola è dello Stato e con le Regioni che hanno il compito di individuare l'offerta formativa nel territorio. E' chiaro che bisogna stanziare adeguate risorse finanziarie per il raggiungimento degli obiettivi e che il sistema scolastico deve tornare nelle mani di chi a scuola vive e lavora, ripristinando l'autonomia con la possibilità di progettare. Il ministero competente deve indicare le funzioni ma non può indicare il modo in cui si svolgono. Questo spetta alla scuola dell'autonomia, alla Regione e alle amministrazioni locali. Serve una democrazia dal basso, assieme alle risorse, per attuare i programmi".
Simonetta Sanna e Silvio Lai, consiglieri regionali della Margherita e dei Ds si sono rispettivamente soffermati su un modello di istruzione di eccellenza in Europa, quello finlandese, che coniuga equità e efficienza, e su un disegno di legge regionale per la scuola nell'isola, che cerca di affrontare le questioni della dispersione scolastica e della formazione professionale. Il dibattito è stato arricchito dagli interventi di Luigi Gallucci, dirigente scolastico del liceo classico Azuni, Caterina Mura, segretario della Flc-Cgil, Vanna Spanu, segretaria della Cisl-Scuola, Pierpaolo Falco, direttore dell'area Produzione e sviluppo dell'Enaip Sardegna, e di Elisa Pirisi, della Consulta provinciale degli studenti.
Marco Deligia


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