Messaggero Veneto-Scuola, 300 milioni di euro in meno

Scuola, 300 milioni di euro in meno
La Cgil: con i risparmi il governo finanzierà gli istituti privati

ROMA. Tutti i tagli, euro per euro. A fare i conti in tasca alla scuola, a fronte della "drastica riduzione di finanziamenti per l'istruzione pubblica messa in atto dall'attuale governo", è un dettagliato dossier presentato ieri dalla Cgil. Due dati su tutti: i tagli, ha affermato il segretario generale della Cgil Scuola, Enrico Panini, "porteranno a una riduzione di 70 mila posti tra docenti e non docenti, e nell'arco di due anni si perderanno complessivamente circa centomila posti di lavoro; per il 2003 poi la spesa per l'istruzione si sta riducendo ai minimi storici con un taglio di oltre 600 miliardi di vecchie lire se l'attuale finanziaria sarà approvata, una cosa mai accaduta prima".
Non ci sono risorse specifiche per i rinnovi contrattuali degli insegnanti e del personale tecnico amministrativo Ata. Nessuna risorsa neppure per i dirigenti scolastici, dal 2000 in attesa del riallineamento retributivo con l'altra dirigenza statale. Si riducono drasticamente gli organici, mentre con la riduzione dei posti di personale si finanzia l'introduzione del credito di imposta per la frequenza di scuole private nel 2003 (pari a 90 milioni di euro nel triennio). Scompaiono i 60 miliardi già stanziati nei precedenti documenti finanziari per l'edilizia scolastica ed è cancellata la previsione di spesa di 35 milioni di euro per l'autoaggiornamento dei docenti.
Secondo la Cgil, l'aumento delle risorse a favore della scuola privata è costante. Nell'anno 2002 è stato pari a 535 milioni di euro (1.070 miliardi di lire). L'aumento dei contributi per le scuole private, rispetto al 2001, è pari a circa 51 milioni di euro, di cui 6.197.482 euro provenienti dalle risorse della legge 440 per le scuole statali per l'anno 2002. Per il 2003 il contributo è pari a 565 milioni di euro, e alle somme in bilancio si aggiunge il credito di imposta di 90 milioni di euro per la frequenza nelle scuole private.
Gli effetti del taglio degli organici (almeno 40 mila docenti e 35 mila Ata) sono pesanti: abbassamento della qualità dell'offerta formativa della scuola, funzionamento didattico limitato, depotenziamento dell'autonomia. Il ministro si è impegnato a ridurre del 15% la spesa per il personale della scuola. Secondo la Cgil, "emerge ormai in modo evidente una strategia chiara: la riduzione d'organico da manovra di contenimento della spesa diventa strumento funzionale alla riduzione dell'offerta formativa del sistema pubblico".
I finanziamenti per l'edilizia scolastica sono così variati: 60 miliardi di lire stanziati nel 2001; zero euro nel 2002 e 10 milioni di euro per il 2003. La legge 23 del 1996, afferma il sindacato, finanziava con 60 miliardi di lire annui l'adeguamento degli edifici scolastici. Con la finanziaria 2002 "sono scomparsi i 60 miliardi già stanziati nei precedenti documenti finanziari sia per il 2001, sia per il 2002. Dopo la tragedia della scuola di San Giuliano, nella finanziaria 2003 è stato inserito un fondo di 10 milioni di euro al posto dei 60 miliardi già previsti".