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Mess.Veneto-Scuole senza soldi per le pagelle

La copertura sarà richiesta alle famiglie o ai Comuni. La Cgil: "Si torni al modello unico nazionale" Scuole senza soldi per le pagelle Il costo dei documenti è di 200-300 euro per ogn...

04/01/2005
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MessaggeroVeneto

La copertura sarà richiesta alle famiglie o ai Comuni. La Cgil: "Si torni al modello unico nazionale"
Scuole senza soldi per le pagelle
Il costo dei documenti è di 200-300 euro per ogni istituto


Le pagelle di gennaio, nuovo costo le per scuole riformate del Pordenonese. Carichi pesanti per le casse dei circoli didattici: almeno 50-60 centesimi di euro per ogni scheda di valutazione personale e un istituto medio raggiunge alla voce spese 200-300 euro. Quando arriverà il mitico portfolio (contenitore ad anelli), altri 2 o 3 euro in conto a scolaro. Il ministero dell'Istruzione non finanzia più la valutazione: pagheranno gli enti locali (Comuni) o le famiglie?
"Ogni istituto deve stampigliare le nuove schede di valutazione - conferma la dirigente del primo circolo didattico di Pordenone Loredana Marcuz -. La decisione del collegio docenti è stata di adottare il modello proposto dal ministero dell'Istruzione, con nuovi indicatori e nuove discipline. Non credo sia giusto caricare della spesa le famiglie, magari potrebbe intervenire l'ente locale. Il rischio evidente è la giungla delle schede che cambiano da una scuola all'altra e bisognerebbe arrivare a un modello omogeneo e leggibile per tutti".
Novità nella pagella per gli studenti del quinquennio elementare: il voto di condotta (si legge comportamento, sulla neo-scheda), il giudizio di religione cattolica (fino a un anno fa era in scheda a parte), informatica e materie opzionali facoltative (in genere laboratori di inglese, italiano e matematica o musica). Per ogni scuola, schede diverse e l'autonomia rischia di creare uno scollamento nella certificazione delle competenze, "devolution" per intenderci. A Pordenone scheda nuova per il primo e secondo circolo didattico (ma non identica, sia chiaro) e il terzo circolo deciderà probabilmente integrazioni del vecchio modello: circa 3 mila i bambini coinvolti nella "devolution" del profitto. Il "fai-da-te" è una babele valutativa (da una regione all'altra va in ginocchio il fattore leggibilità), con pesanti effetti economici per le scuole dai fondi impoveriti. Il sindacato Cgil si arrabbia e dice no alla giungla delle pagelle. E no anche alla scheda regionale friulana "perché lo Stato e le scuole - rilevano Antonio Luongo e Gianfranco Dall'Agnese - sono gli unici competenti. Il gioco è scoperto: andare alla regionalizzazione del sistema istruzione. Meglio, allora, una battaglia dei collegi docenti e dei dirigenti per segnalare le responsabilità del Miur e chiedere una scheda nazionale che eviti la torre di Babele nel sistema scolastico".
Chiara Benotti


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