Mess.Veneto-Penalizzati 500 docenti -Doccia fredda per i precari, dal nuovo contratto, nell'attribuzione dei punteggi

Doccia fredda per i precari, dal nuovo contratto, nell'attribuzione dei punteggi
Penalizzati 500 docenti
Il servizio pre-ruolo nelle private non conta più
SCUOLA
La modifica riguarda anche gli istituti paritari

Grosse difficoltà per circa 500 docenti delle scuole non-statali del Pordenonese. A penalizzarli è innanzitutto il nuovo contratto di lavoro sul servizio pre-ruolo svolto negli istituti paritari o privati, che non serve più ai fini economici né del punteggio, per chi è, poi, traslocato nelle scuole della Repubblica.
Secondo colpo a tradimento: la "deregulation" nelle assunzioni co.co.pro. (contratti di collaborazione a progetto) senza la "pancera contenitiva" del 25%, che salta. In rapida estinzione le carriere a tempo indeterminato, nelle aule non statali. Più azienda e più precariato dal 2006, uguale meno tutele e meno salario. I sindacati confederali si ribellano, all'idea di un mercato del lavoro giocato sulla precarietà come stato permanente. Nuova carriera, nelle scuole non statali? Precario, a vita.
CISL SCUOLA CONTRO I PUNTEGGI AZZERATI. "Sono penalizzati centinaia di docenti che prima dell'assunzione nelle statali hanno prestato servizio negli istituti paritari o privati - si rammarica Marisa Susanna, numero uno del sindacato Cisl-scuola provinciale -. La nuova norma inserita nel contratto di lavoro del 21 dicembre scorso, cancella la possibilità di un riconoscimento del servizio ai fini stipendiali e del punteggio utile ai trasferimenti". Facciamo un esempio: le insegnanti neo-assunte in ruolo nelle materne o primarie statali hanno l'obbligo di mobilità 2006-2007 per ottenere una sede di servizio (entro il 3 febbraio, le domande), ma non potranno fare valere in termini di punteggio gli anni passati in cattedra nelle scuole dell'infanzia paritarie confessionali o laiche. Quel servizio - in tanti casi, anche un decennio di duro lavoro -, non è riconoscibile nemmeno per la ricostruzione della carriera. Un bel guaio.
FLC-CGIL CONTRO LA DEREGULATION. Viale Trastevere serve due volte lo stesso piatto: indigesto, per i precari non-statali. "La nota ministeriale spedita nei pacchi-dono sotto l'albero, disinnesca le norme della legge sulla parità (la legge 62/2000 ndr) e avrà un risultato devastante nelle scuole superiori del Pordenonese non statali - temono il peggio i cigiellini Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese che indicano in prima istanza 3 o 4 istituti -. Per le paritarie confessionali superiori e della fascia dell'obbligo, che sono oltre una cinquantina in provincia, potrebbe innestarsi l'effetto a cascata. In entrambi i casi, le assunzioni a progetto non avranno più il limite del 25% dell'organico, grazie al ministro Moratti. Chiediamo l'immediato ritiro della nota ministeriale che cestina la legge di parità, senza tutele contrattuali e previdenziali per i precari".
Prospettive a breve: una cuccagna, con meno spese di salario e previdenza per le aziende-scuola fuori le "mura" statali. Altissimo "turn-over" in cattedra, con i docenti delle paritarie e private pronti alla fuga, in caso di lavoro nelle statali. Dove le prospettive del "turn-over" per i pensionamenti di massa del 2007, danno l'alternativa. Una speranza, almeno.
"È chiaro il risultato - incalza il pessimismo cigiellino -. Meno qualità e stabilità per gli studenti del settore non statale, circa il 7% della platea tra i banchi. Più affari, ma una deriva qualitativa".
Chiara Benotti