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Mess.Veneto-Istituti professionali con pochi fondi e a rischio iscrizioni

DENUNCIA Istituti professionali con pochi fondi e a rischio iscrizioni Un diritto-dov...

18/01/2006
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MessaggeroVeneto

DENUNCIA
Istituti professionali con pochi fondi e a rischio iscrizioni


Un diritto-dovere zoppo, l'iscrizione 2006-2007 per 2 mila 400 quattordicennise: manca il canale triennale dei percorsi integrati di istruzione statale e formazione professionale. Punta il dito sul vuoto clamoroso il sindacato Flc-Cgil, preoccupato della dispersione post-licenza media e dall'aumento demografico degli alunni, che manderà in tilt le primarie e le materne a Pordenone.
"L'accordo della Regione Friuli con il ministero dell'Istruzione dà le redini dei percorsi integrati agli enti privati di formazione professionale e per la quota oraria da gestire nell'istruzione statale, mancano i fondi - denunciano la carenza i cigiellini Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese -. Zero risorse nell'anno in corso per il liceo Leopardi-Majorana e l'Ipsia Zanussi di Pordenone, che collaborano con Ial e Villaggio del fanciullo in un ruolo, peraltro, marginale. Per il 2006-2007 è forte l'incognita e non vorremmo monitorare altri 400 ragazzi che si perdono per strada, perché abbandonano la scuola come un anno fa".
Attenzione alle scelte, a scadenza prossima il 25 gennaio. Vivamente sconsigliata, la sperimentazione della riforma nelle superiori ("ci telefonano gli istituti professionali preoccupati di perdere iscritti, ma è sbagliato sperimentare la riforma - dicono i cigiellini -. La trasformazione in liceo cancella il titolo professionale spendibile"). Consigliata ai genitori delle elementari e medie, la formula del tempo-lungo in classe ("invitiamo le scuole a mantenere la proposta di orario unico e compatto sul tempo pieno e tempo prolungato, senza frantumazione nelle attività opzionali e facoltative").
Ultima raccomandazione targata Cgil ai dirigenti: sbarrare le sezioni nella scuola dell'infanzia ai bambini anticipati di 2 anni e mezzo. "Invitiamo l'assessore regionale all'istruzione Antonaz a riaffermare il blocco sugli anticipi - concludono i sindacalisti -. Il mancato accordo su norme e risorse tra Anci e direttorato scolastico, lascia i bambini fuori dalle sezioni di materna. L'alternativa è un'accoglienza illegittima". (c.b.)


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