La Stampa-Torino-Iscrizioni, un caos annunciato

Iscrizioni, un caos annunciato

Vertice sindacati-Miur: servono soluzioni concrete

Si terrà lunedì 17 il faccia a faccia tra Direzione Regionale dell'Istruzione e sindacati per discutere il documento con cui i segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil Scuola e Snals propongono al neoinsediato dirigente del Miur, la dottoressa Anna Maria Dominici, di dare alle scuole piemontesi qualche certezza in un tempo in cui i punti fermi non sono molti. In vista c'è la scadenza del 25 gennaio, termine ultimo per le domande di iscrizione. E questa data - un po' come le pagelle della scuola dell'obbligo, affidate al fai da te dei singoli istituti (salvo fotocopiare i modelli forniti fino a giugno dal Poligrafico dello Stato) - diventa l'evidenziatore della confusione attuale. Una confusione diffusa e su più fronti. "L'iscrizione deve essere fatta in una sola scuola - ricorda il dirigente del professionale "Giulio", Salvatore Passione - ma quest'anno è stata varata la novità dell'on line. E chi può controllare quanti moduli vengono spediti?". Un problema minore, magari, ma che in un certo senso si collega alle incertezze delle famiglie dei ragazzi che oggi frequentano la terza media e devono scegliere. "Nel sindacato e nel mondo del lavoro - dice Enzo Pappalettera, Cisl Scuola - c'è la preoccupazione che molti, di fronte alla nebbia che ancora circonda la riforma delle superiori, si rivolgano al liceo scientifico tecnologico, abbandonando gli istituti tecnici tradizionali e i professionali: impoverendo così il mercato del lavoro, di qui a 4-5 anni, di specializzazioni importanti e richieste". Questo timore, in parte ha già preso corpo lo scorso anno. All'Itis "Ferrari", per esempio, che nella sede centrale aveva tre classi prime di perito e una di liceo, per il 2004-2005 ha attivato tre classi di scientifico-tecnologico e una sola di perito.
Del documento presentato alla Direzione piemontese del Miur, Pappalettera - anche a nome di Alberto Artioli (Cgil), Diego Meli (Uil) e Franco Coviello (Snals) - spiega: "Per le elementari e, in particolare, le medie insistiamo sul governo della questione organici a partire dalle richieste delle scuole. Lo facciamo con una proposta innovativa, molto legata al buon senso: fare in un'unica volta il ragionamento sull'organico di diritto, definito in base alle previsioni, su cui si svolgono le operazioni di trasferimento del personale stabile e su cui si calcolano le ipotetiche immissioni in ruolo, e sull'organico di fatto, cioè l'adeguamento in base al numero reale degli alunni frequentanti". Per il sindacato, si ovvierebbe ai problemi "del meccanismo determinato dalla riforma: le scuole fanno promesse alle famiglie sulla base di piani dell'offerta formativa predisposti senza conoscere le effettive risorse; sulle promesse raccolgono in questi giorni le iscrizioni; ma se le promesse non potranno essere mantenute il disservizio e il discredito dell'istituzione cresceranno".
Dunque, aggiunge il segretario regionale della Cisl Scuola, "se in un solo disegno da realizzare subito si mettono le progettazioni delle scuole, la raccolta dei consensi delle famiglie con le iscrizioni, la richiesta delle classi e l'organico per realizzare gli impegni presi, e poi la concessione delle risorse - anche se in due momenti distinti - non ci saranno disomogeneità, contraddizioni e intoppi. Il servizio viene mantenuto". Secondo Cgil, Cisl, Uil e Snals si può fare "perché su scala nazionale il numero degli alunni è diminuito, ma la Finanziaria ha lasciato - è il risultato del riuscitissimo sciopero del 15 novembre - l'organico dell'anno in corso".\