La Stampa-Aosta-Riforma Moratti imposta
SCUOLA, GIUDICATI POSITIVI SOLO GLI ASPETTI SU PARTE ECONOMICA E SALVAGUARDIA DEI DIRITTI "Riforma Moratti imposta" I sindacati: è già tutto deciso per decreti 27/5/2003 AOSTA La ...
SCUOLA, GIUDICATI POSITIVI SOLO GLI ASPETTI SU PARTE ECONOMICA E SALVAGUARDIA DEI DIRITTI
"Riforma Moratti imposta"
I sindacati: è già tutto deciso per decreti
27/5/2003
AOSTA
La riforma della scuola, la cosiddetta "riforma Moratti" dal nome del ministro dell'Istruzione, esce con luci e ombre dalle assemblee degli insegnanti indette in questi giorni dalle organizzazioni sindacali valdostane di categoria di Cgil, Cisl, Savt e Snals. Le "luci" dicono i sindacati sono sia per la parte economica, sulla quale i rappresentanti sindacali esprimono "un giudizio sostanzialmente positivo perché riconosce un aumento di circa 125 euro mensili", sia sull'impianto normativo "che salvaguarda sostanzialmente le disposizioni di stato giuridico già attualmente esistenti per il personale. Su questa parte - dicono ancora i sindacati - sono stati respinti i tentativi dell'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale per la pubblica amministrazione) su mandato del ministro Moratti, di modificare le disposizioni attuali, riducendo i diritti acquisiti o rendendoli meno disponibili e restringendo i ruoli di contrattazione del sindacato, sia a livello di singola istituzione sia in termini generali". Inoltre, aggiungono le organizzazioni sindacali, "sono state introdotte alcune modifiche significative alle norme relativi al personale assunto a tempo determinato". Le "ombre" sono tutte sull'"attuazione della riforma della scuola, voluta dal ministro Moratti, che prevede una nutrita serie di decreti in via di predisposizione". I sindacati contestano innanzitutto il metodo: "Una riforma così complessa non può essere avviata senza confrontarsi e tenere conto delle opinioni dei soggetti e delle parti che compongono il mondo della scuola: insegnanti, genitori e studenti nonché loro associazioni". Per i sindacati "va denunciato come gravissimo sia il fatto che il ministro Moratti non ha voluto tenere conto del parere espresso dal Cnpi (Consiglio nazionale pubblica istruzione) che è l'organo di massima rappresentanza del mondo della scuola e che aveva bocciato l'ipotesi di riforma, sia che i sindacati siano chiamati a un presunto confronto in presenza di 'decreti' già approvati dal governo". I sindacati valdostani chiederanno di aprire un confronto a livello locale per predisporre iniziative che "migliorino la qualità della scuola pubblica e garantiscano la tenuta dei livello occupazionali e delle condizioni di lavoro accettabili attraverso le competenze dello Statuto regionale".
Alessandro Camera