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La GAzzetta del Mezzogiorno-BAsilicata-I disagi e gli incubi della scuola

Polo universitario, istituti materni e Conservatorio tra i temi del congresso I disagi e gli incubi della scuola La Flc Cgil denuncia "i mali" della riforma. S'affaccia la cassa integrazione...

17/12/2005
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Polo universitario, istituti materni e Conservatorio tra i temi del congresso

I disagi e gli incubi della scuola

La Flc Cgil denuncia "i mali" della riforma. S'affaccia la cassa integrazione?

matera"Tutti i mali" della riforma scolastica. Li ha denunciati la Federazione dei lavoratori della conoscenza (Flc) Cgil, nel suo primo congresso provinciale svoltosi a Matera. "Nell'applicazione della riforma - ha detto Eustachio Nicoletti, segretario generale della Flc di Matera, rieletto all'unanimità dal direttivo sindacale - emergono in primo luogo i tagli per la scuola pubblica, disapplicando gli investimenti del Governo precedente, concentrati sull'organico e sull'edilizia, sul versante dell'organizzazione del sistema e su quello della qualità dell'offerta formativa della scuola pubblica". Ma gli effetti più perversi, secondo la Cgil, riguardano l'organizzazione del lavoro. L'organico si è notevolmente ridimensionato e, per la prima volta, con il decreto legge del settembre 2002, viene introdotta la possibilità della cassa integrazione e del licenziamento degli insegnanti soprannumerari. E poi il taglio vertiginoso del personale Ata, che di fatto ha messo in ginocchio la scuola dell'autonomia dal punto di vista gestionale e organizzativo. Il sostegno all'autonomia scolastica si riduce del 45 %. Le voci sull'handicap e sul progetto lingue subiscono rispettivamente tagli del 60 e 55% mentre vengono finanziati i Piani dell'Offerta formativa delle scuole paritarie. Viene tagliato tutto ciò che fino ad oggi (handicap, lingua, scuole ospedaliere) era andato incontro alle esigenze delle famiglie e aveva consentito di dare risposte avanzate, anche se parziali, all'integrazione degli immigrati e all'educazione degli adulti". Il capitolo della scuola dell'infanzia: "Anche con l'anticipo, rimanda al ruolo dell'assistenza; la gerarchizzazione della funzione docente nella scuola primaria e l'organizzazione della didattica basata sulla prevalenza, la riavvicina sensibilmente alla scuola con il maestro unico; la riduzione dell'orario nella scuola media e l'eliminazione del tempo prolungato non consente un'offerta formativa rispondente alle esigenze dei cittadini". Non va meglio al settore universitario e dei conservatori. "La precarizzazione della docenza e la messa ad esaurimento dei ricercatori al 2013 - dice Nicoletti - determineranno una università più gerarchica e meno equa nei confronti degli studenti ed escluderanno la possibilità di differenziare l'offerta formativa. Il Conservatorio di Matera ha elaborato un proprio statuto che, a tutt'oggi, non ha ancora avuto l'approvazione definitiva del ministero". Nel congresso non si poteva che fare il punto sull'attività del sindacato a livello territoriale. "Il riconoscimento immediato del potenziale politico della Flc Cgil, - chiarisce Nicoletti - la struttura organizzativa abbastanza solida, le necessità locali, hanno prodotto interventi tesi ad affrontare le problematiche che da sempre hanno condizionato negativamente il funzionamento del Conservatorio, del Polo materano dell'Università degli studi di Basilicata, degli asili nido. Essersi occupati di questi settori della conoscenza, senza tralasciare quelli scolastici, ha significato acquisire il riconoscimento pubblico di soggetto sindacale attento ed incisivo per la risoluzione di paradossi gestionali ed indifferenze politiche. La vertenza complessa sul Conservatorio di Musica che Matera rischiava di perdere è un esempio di azione sindacale giocata con mezzi trasparenti, senza l'intervento dei politici e con il coinvolgimento della maggioranza dei docenti e di tutto il personale. La vertenza infanzia ha permesso invece di mettere a nudo commistioni tra soggetti comunali e privati tesi a costruire condizioni gestionali favorevoli degli asili nido a scapito della collettività e dei lavoratori". e.s.


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