FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3820199
Home » Comunicati stampa » Comunicati FLC CGIL » Sull'intervista del ministro Fioroni pubblicata da Il Messaggero

Sull'intervista del ministro Fioroni pubblicata da Il Messaggero

Comunicato stampa di Enrico Panini

17/08/2006
Decrease text size Increase  text size

Sui progetti del Ministro Fioroni, annunciati nell’intervista pubblicata da “Il Messaggero ” nella giornata di oggi, ci confronteremo non appena si passerà dallo stadio delle dichiarazioni a quello che precede l’attuazione.

In questa fase, la priorità per la FLC Cgil è che il 1° settembre inizi un anno scolastico sereno, all’insegna della certezza.

Per fare ciò è necessario cancellare subito i provvedimenti dell’ex Ministro Morattisu portfolio, rilevazioni Invalsi, Indicazioni nazionali, spezzatino orario evitando in ogni modo le pesanti confusioni che hanno caratterizzato cinque anni di gestione del precedente Ministero e superando ogni titubanza.

Il Ministro Fioroni spieghi a Padoa Schioppa che non esistono classi con tre insegnanti ed undici bambini, come il Ministro dell’Economia non perde occasione di ripetere – sbagliando – in ogni situazione da oltre un mese.

Se non risulterà chiaro, con tutte le relative conseguenze in primis l’assenza di interventi di ulteriore riduzione degli organici, la Finanziaria per il 2007 inaugurerà un duro scontro con il Sindacato, contrario a tagli degli organici docenti ed ata.

Se il Governo intende incentivare l’esodo dei docenti verso altri Ministeri o verso la pensione deve contemporaneamente esplicitare che ciò avverrà coprendo tutti i posti lasciati liberi con altrettante immissioni in ruolo di precari senza alcun “sconto” sui numeri.

Per quanto riguarda l’impegno a favorire aperture pomeridiane delle scuole come strumento per combattere la dispersione è indispensabile una precisazione preliminare dal nostro punto di vista: ai ragazzi bisogna offrire scuola, con docenti e attività in collegamento vero con il lavoro del mattino e viceversa, evitando ogni forma di doposcuola, modello già verificato e giustamente superato dal nostro sistema diversi decenni fa.

Roma 17 agosto 2006