Pubblico impiego, nuovo blocco dei contratti?
Dichiarazione di Domenico Pantaleo Segretario generale della FLC CGIL.


Se il Ministro Tremonti nella manovra finanziaria dovesse prolungare ulteriormente il blocco dei contratti nel pubblico impiego, si colpirebbero ancora una volta la retribuzione e i diritti dei lavoratori a tempo indeterminato e dei precari nei comparti della conoscenza.
Dopo aver cancellato gli scatti d'anzianità nella scuola e averli ridimensionati nelle università, adesso il Governo Berlusconi vuole eliminare il contratto nazionale per lasciare il campo libero alla legge Brunetta che trasforma i diritti e le retribuzioni contrattuali in elargizione clientelari e unilaterali.
Senza il rinnovo dei contratti nei comparti pubblici della conoscenza non si possono aumentare i salari pesantemente colpiti dal blocco triennale, dall'inflazione e dal fisco, e, non si possono garantire maggiori diritti per i precari. Non ci sarebbe alcuna possibilità per la valorizzazione professionale di tutte le tipologie di lavoro nelle università, nelle scuole e nella ricerca pubblica e si limiterebbe la contrattazione decentrata.
Per queste ragioni nei prossimi giorni metteremo in campo una serie d'iniziative e presenteremo le nostre proposte per riconquistare il contratto nazionale per ridare dignità e valore al lavoro.
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