Scuola: ai neoassunti niente stipendio

Dopo un mese di lavoro i 21mila neo immessi in ruolo nella scuola si sentiranno dire che il sistema si è inceppato e non prenderanno lo stipendio. Ma a incepparsi non è un "cervellone" elettronico, ma il cervello umano di un dirigente del MIUR che ha deciso che i nuovi contratti e la conseguente iscrizione di spesa vengano registrati... a mano.

Scusate ma il sistema informativo non è in grado di assorbire in pochi giorni la lavorazione dei nuovi contratti? Pare proprio di sì. È quanto ci siamo sentiti dire dal MIUR al quale abbiamo chiesto conto e ragione di questa vicenda paradossale.

Sembra impossibile, ma è così. I diritti di migliaia di persone, docenti che hanno lavorato, rimessi nelle mani di un unico dirigente. Ma come, si parla di registri elettronici, di "dematerializzazione", di libri di testo on line, si richiedono a insegnanti e ATA competenze informatiche molto avanzate e si fa lavorare l'amministrazione peggio di 50 anni fa. Presidente Monti, ma lo sa che stiamo davvero toccando il fondo?
E non è la prima volta, è già successo per il salario accessorio il cui pagamento è bloccato perché il MEF ha sbagliato a fare le previsioni delle ritenute di legge. O ancora per l'allineamento delle graduatorie per le supplenze nelle scuole dimensionate. Quanto ci vuole perché il sistema informatico del MIUR o del MEF vengano aggiornati ed adeguati alle necessità? Pochissimo. Allora perché non viene fatto? Ottusità, incompetenza, cattiva gestione, disinteresse?

Noi non ci stiamo. Faremo il diavolo a quattro perché sia assicurato il pagamento dello stipendio a chi ha lavorato e l'efficienza dei sistemi informativi.