Riformare le istituzioni scolastiche all'estero e gli istituti di cultura è la priorità
Lo afferma l'on.le Gianni Farina (PD) con la presentazione di due distinti disegni di legge presentati in Parlamento su istituzioni scolastiche e istituti di cultura.Solo così è possibile rilanciare la nostra politica culturale in Europa e nel Mondo.
Prima delle vacanze estive ha depositato alla Camera dei Deputati l’on.le Gianni Farina del Partito Democratico ha annunciato due disegni di legge su Riforma delle istituzioni scolastiche italiane all’estero e interventi per la promozione della lingua e della cultura italiane all'estero (AC 1497) e su “Disposizioni in materia di riorganizzazione degli istituti italiani di cultura all'estero (AC 1498)” sulle quali si auspica l’apertura di un serrato confronto parlamentare.
Il primo disegno di legge altro non è che la riproposizione di quanto già presentato dallo stesso on.le Gianni Farina nella passata legislatura che affida la gestione dell’insieme degli interventi scolastici all’estero ad un’Agenzia composta da rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, dei Beni e Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero del Lavoro e che ha nell’intervento diretto dello Stato la sua centralità.
Il secondo invece si inserisce complessivamente anche nell’ambito della promozione culturale all’estero. Gli Istituti italiani di cultura all’estero rappresentano l’immagine, la storia, la cultura di tutti i secoli, antica e contemporanea, la lingua del nostro Paese. Sugli Istituti italiani di cultura ricade dunque la responsabilità di formare e diffondere l’immagine italiana, in un mondo di comunicazione che si orienta in misura molto grande sulla qualità dell’immagine.
La proposta di legge punta alla costituzione di un Dipartimento per la cultura, la lingua e l’immagine dell’Italia nel Mondo. La costituzione del Dipartimento, in luogo della già esistente Direzione generale per la promozione e la cooperazione culturale, dovrà assolvere alla necessità di dare personalità ben distinta e chiara autonomia di funzione e missione, al punto di raccordo, progettazione e pianificazione di tutta l’attività culturale italiana all’estero.
In un clima politico caratterizzato da una serie di tagli consistenti da parte del Governo sulla politica scolastica e culturale a favore dei nostri connazionali all’estero, le due proposte di legge sono il tentativo di porre un argine a detta ondata e a riproporre in maniera coerente la necessità di una riforma del sistema in grado di rilanciare la nostra politica culturale in Europa e nel mondo.
Roma, 25 luglio 2008
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