Organici personale Ata della scuola per il 2006-2007

Le Organizzazioni Sindacali hanno ricevuto dal MIUR una prima informativa sui criteri per la costituzione degli organici del personale Ata della scuola per il prossimo anno scolastico 2006-2007. In premessa è stato ricordato che in questi ultimi 3 anni nella scuola sono stati realizzati tagli per 9.600 posti nel profilo dei collaboratori scolastici (3.200 per 3 anni consecutivi), che gli stessi sono dovuti in parte da modifiche strutturali (nuova tabella dei determinazione dei posti) ed in parte ad “indicatori di contesto territoriale”. Anche se per l’anno prossimo la finanziaria non prevede ulteriore riduzione di posti, il Ministero del Tesoro impone che i tagli effettuati negli anni scorsi siano ora consolidati e stabilizzati.

Ciò significa che il MIUR procederà di nuovo a ridefinire la tabella di calcolo dei posti delle singole scuole in modo da consolidare il dato complessivo dello scorso anno. E’ anche evidente che la predisposizione di una nuova tabella pur non producendo nuovi tagli a livello nazionale, anche perché il dato complessivo sugli alunni (dato ormai definitivo) è incrementato, determinerà comunque significative variazioni di posti in più o in meno tra regione e regione, in relazione ad analoga variazione del numero degli alunni. L’orientamento espresso dal MIUR è quello di continuare a prevedere elementi di attenuazione in presenza di oscillazioni rispetto all’organico dello scorso anno. In sintesi, alla luce delle modifiche strutturali delle tabelle e tenendo conto degli incrementi di alunni, l’esito finale dovrebbe essere quello di un aumento complessivo (per collaboratori e tecnici/amministrativi) piuttosto modesto (intorno ai 250 posti in più).

Rispetto al quadro prospettato dall’amministrazione, come FLC Cgil abbiamo dichiarato:

• di ritenere inaccettabile un quadro che sostanzialmente conferma la dotazione complessiva dello scorso anno perché la stessa si è già rivelata del tutto inadeguata a consentire un servizio qualificato e, in taluni casi, nemmeno a coprire il tempo scuola;

• di ritenere intollerabile che, ancora una volta, non si forniscano elementi certi nella determinazione dei posti spettanti a ciascuna scuola. Il mantenimento dei tetti regionali, assegnati utilizzando sia il risultato prodotto dalle nuove tabelle, sia gli “indicatori” territoriali, porterà anche per l’anno prossimo ad un esito per cui la singola scuola, che avrebbe avuto diritto ad un determinato numero di posti (pur con tabelle falcidiate), se ne vedrà poi assegnati di meno per effetto di valutazione e scelte discrezionali, perché obbligati a rientrare nel tetto. Servono parametri certi che riconoscano pari diritti a tutte le scuole in ragione del numero degli alunni e delle classi effettivamente attivate e poi, che si debba certamente far fronte alle situazioni di particolare sofferenza, con assegnazioni di posti in deroga. Ma mai a scapito di altri;

• che attiveremo tutte le iniziative di denuncia e di contrasto al fine di consentire almeno il funzionamento ordinario delle scuole che i tagli sul personale Ata e sui docenti, fatti da questo governo non consentono più ormai da anni. Non è accettabile che su questo di fatto non cambi nulla e che la legge finanziaria e i dictat del Tesoro continuino a produrre questi effetti negativi.

Il confronto dovrebbe proseguire nella prossima settimana per concludersi entro Pasqua.

Roma, 31 marzo 2006