Organici 2023/2024. Definite le dotazioni del personale educativo
Durante l’incontro di informazione, il Ministero ha illustrato i numeri delle assegnazioni per il prossimo anno scolastico. La FLC CGIL rileva l’inadeguatezza del DPR 81 e denuncia gli scarsi investimenti nel sistema dei convitti.
Il giorno 16 giugno 2023, si è tenuto presso il Ministero dell’Istruzione fra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali l’incontro di informazione sull’organico di diritto del personale educativo per l’anno scolstico 2023/2024. Una convocazione tardiva, successiva alla pubblicazione dei movimenti e alla comunicazione dell’organico di diritto alle istituzioni educative da parte di alcuni Uffici scolastici regionali.
Dai dati presentati, la dotazione organica risulta pari a 2295 posti per un totale di 36206 alunni iscritti. Si registra quindi un contingente di tre unità di personale inferiore al tetto massimo consentito dalla legge e una diminuzione di due rispetto allo scorso anno scolastico, a fronte di un aumento di 45 alunni.
La FLC CGIL ha sottolineato, nel suo intervento, l’insufficienza delle risorse professionali assegnate rispetto alle esigenze delle istituzioni educative e l’assoluta inadeguatezza dei parametri stabiliti sulla base della normativa vigente in materia di determinazione degli organici, rilevando anche in questa occasione la necessità di rivedere radicalmente il DPR n.81/2009 e, comunque, di prevedere una maggiore flessibilità rispetto alla rigida applicazione dei risultati determinati dal SIDI.
Per rilanciare un’istituzione che può contribuire in modo significativo al perseguimento degli obiettivi generali del sistema scolastico italiano, la questioni organici è infatti fondamentale, soprattutto perché si tratta di un settore che registra un’altissima percentuale di precariato.
Per garantire il buon funzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali occorre implementare le assunzioni, nell’immediato anche attraverso l'adeguamento dell'organico di diritto alle situazioni di fatto, come accade per il personale docente e ATA, per poi procedere alle stabilizzazioni, definendo un sistema strutturato di formazione e reclutamento che preveda, tra l’altro, regolari concorsi e la ricostituzione delle graduatorie, attualmente incapienti in molte province.
La FLC CGIL ha chiesto l’apertura, a breve, di un confronto ampio sulle problematiche del settore, che necessita di congrui investimenti e un ripensamento della cornice normativa e organizzativa.
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