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Niente valutazione per il 2003-2004. Solo sperimentazione

Il giorno 13 10 2003 alle ore 15, a seguito di una specifica richiesta di incontro avanzata da CGIL CISL UIL Scuola e SNALS, si sono affrontate nuovamente le questioni relative alla valutazione della Dirigenza Scolastica prevista per l’anno scolastico 2003-2004.

14/10/2003
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Il giorno 13 10 2003 alle ore 15, a seguito di una specifica richiesta di incontro avanzata da CGIL CISL UIL Scuola e SNALS, si sono affrontate nuovamente le questioni relative alla valutazione della Dirigenza Scolastica prevista per l’anno scolastico 2003-2004.
In apertura di seduta il Direttore Generale Dott. Cosentino, in rappresentanza dell’Amministrazione, ha chiarito che la natura del confronto non poteva che avere il carattere di informativa, non essendo la materia della valutazione oggetto di trattativa sindacale. E tuttavia, avendo verificato dal risultato dei precedenti confronti che gran parte delle Organizzazioni Sindacali avevano manifestato contrarietà sulle modalità con cui veniva avviato il processo di valutazione, ha ritenuto opportuno rivedere tutta la materia per allargare gli aspetti di condivisione che sono necessari per la buona riuscita di questa novità, importante non solo per la Dirigenza Scolastica ma anche per la scuola italiana.
Per questo la Direzione ha lavorato attorno ad una ipotesi di valutazione che attenuasse o annullasse, nell’intenzione dell’Amministrazione, gli elementi di non condivisione da parte dei Dirigenti Scolastici.
A tale scopo:

  • l’Amministrazione darà alla valutazione dell’anno scolastico 2003-2004 esclusivamente carattere sperimentale;

  • sarà coinvolto un campione significativo di Dirigenti Scolastici (circa 2400) scelti dall’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione) non escludendo l’aggregazione di altre unità che volontariamente intendono partecipare;

  • il gruppo di Dirigenti da valutare da parte del valutatore di prima istanza si aggirerà attorno alle 15 unità

  • la valutazione non darà esiti né economici né professionali e sarà rivolta soprattutto a “testare” gli strumenti e a preparare i valutatori ( circa 235 fra Ispettori e Dirigenti dell’Amministrazione)

  • i valutatori saranno preparati appositamente in tre incontri di formazione nel corso dell’anno scolastico in corrispondenza delle fasi principali della valutazione (avvio, discussione degli obiettivi, autovalutazione e valutazione);

  • la valutazione per l’anno scolastico 2003-2004 non sarà realizzata e la retribuzione di risultato sarà erogata, come concordato per l’anno scolastico 2002-2003, a tutti i Dirigenti Scolastici salvo nei casi particolari di provvedimenti formalizzati in atti.

La CGIL Scuola ha precisato che una partecipazione e un consenso delle Organizzazioni Sindacali su tale nuova ipotesi necessiterebbero di un confronto più serrato e approfondito da realizzare in tempi rapidi al fine di valutare con maggiore profondità tutti gli aspetti connessi alla proposta.
Preso atto che la proposta dell’Amministrazione avviene nell’ambito di una informativa sindacale e che le modalità valutative rimangono interamente nella sua competenza e responsabilità, la CGIL Scuola ha espresso le seguenti valutazioni e proposte.

Un giudizio positivo per il fatto che alcuni elementi di contrarietà manifestati a suo tempo da CGIL CISL UIL Scuola e SNALS sono stati recepiti. Infatti:

- la valutazione ha carattere sperimentale per cui si valuterà alla fine se essa avrà dato i suoi frutti o meno;
- la sperimentazione, proprio in quanto tale, non dà esiti professionali nemmeno per coloro che parteciperanno alla valutazione;
- la valutazione ha come scopo quello di preparare i valutatori e di “testare” lo strumento della valutazione stessa;
- la valutazione non dà esiti economici differenziati.

La CGIL Scuola ha ricordato la necessità di costituire comunque una Commissione paritetica che abbia come scopo il monitoraggio e la verifica della valutazione stessa, come anche la necessità di non fissare obiettivi dall’esterno della scuola (MIUR o Direzioni Regionali), come raccomanda lo steso rapporto della Bicocca, non essendo presenti né a livello nazionale né a livello regionale standard di riferimento cui parametrare obiettivi fissati dall’alto.
L’Amministrazione si è impegnata a riconvocare le Organizzazioni Sindacali per aggiornamenti sugli sviluppi della sperimentazione.

In conclusione, se anche l’Amministrazione ha fatto un passo indietro di fronte ai precedenti propositi, recependo le preoccupazioni suscitate da una valutazione fatta all’insegna dell’approssimazione, rimangono, per quanto riguarda la CGIL Scuola, tuttora validi gli argomenti avanzati dalle Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL Scuola e SNALS nel precedente confronto e che proponevano una valutazione diversa: descrittiva delle performances dei Dirigenti scolastici, non classificatoria, volta a preparare tutti i Dirigenti Scolastici al nuovo sistema, dal carattere promozionale e di sviluppo della professionalità. Così come rimangono le preoccupazioni relative ad una valutazione in ultima analisi validate da un valutatore di seconda istanza che la Legge Frattini ha privato della sua imparzialità e terzietà.
Il fatto che comunque, grazie alla ferma posizione di CGIL CISL UIL Scuola e SNALS, l’Amministrazione, nella sua esclusiva responsabilità, pervenga per quest’anno non ad una valutazione ma ad una sperimentazione che non ha esiti economici e professionali per nessun Dirigente Scolastico, coinvolto o meno nella sperimentazione, consentirà di tornare con maggiore profondità su tutta la questione.

Roma, 14 ottobre 2003

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