Legge 53/03: proroga dei termini di alcuni decreti attuativi
Tale decreto impedisce, nel breve termine, alcune conseguenze negative della legge 53/03
Il Senato ha approvato oggi la conversione in legge del decreto-legge n. 173 del 12 maggio 2006, detto “milleproroghe”, perché contenente proroghe ad un certo numero di leggi, fra le quali anche quelle che riguardano alcuni aspetti della legge 53/03.
In particolare, l’emendamento n. 1.1000, prevede:
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Art.1, c. 5: sono prorogate di altri 18 mesi le scadenze previste per i decreti legislativi n. 76 (diritto-dovere), n.77 (alternanza scuola-lavoro), n.226 (secondo ciclo), n.227 (formazione iniziale)
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Art. 1, c. 6: è prorogato di altri due anni, fino all’anno scolastico 2007/08 il regime transitorio per gli anticipi della scuola dell’infanzia
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Art. 1, c. 7è prorogato fino all’anno scolastico 2008/09 la fase transitoria per la definizione degli organici della scuola secondaria di primo grado
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Art. 1 c.8: è prorogato di un altro anno l’avvio del 2° ciclo, cioè dall’anno 2008/09
Ciò prevede che:
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Ci siano18 mesi in più di tempo per intervenire, modificandoli, i decreti legislativi che non erano scaduti a termine della legge 53/03
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Gli anticipi nella scuola dell’infanzia, di fatto già in atto, siano soggetti per altri due anni alle condizioni della sperimentazione, cioè l’esistenza e l’applicazione delle intese regionali
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Gli organici della scuola media continuino ad essere attribuiti sulla base del funzionamento delle classi a 30 ore settimanali
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Non si attivino nel prossimo anno scolastico tutte le azioni propedeutiche all’avvio del 2° ciclo modello Moratti
Tale decreto impedisce, nel breve termine, alcune conseguenze negative che sarebbero derivate dall’applicazione della norma.
Non cancella tutti quegli aspetti negativi del decreto 59/04 sul primo ciclo che continuano comunque ad esercitare i loro effetti e per questa ragione ne rivendichiamo la revisione legislativa.
Richiede il puntuale controllo ministeriale sull’esistenza e l’applicazione delle intese regionali sugli anticipi.
Rimanda all’apertura di un ampio confronto che coinvolga anche le scuole, che rivendichiamo come discontinuità di metodo con il passato, per la rimodulazione dei decreti prorogati.
Il decreto di riconversione, che scade il 12 luglio, ora passa alla Camera per la sua definitiva approvazione.
Roma, 28 giugno 2006
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