La FLC Cgil indice le elezioni delle RSU 2009 nel comparto della scuola statale in Italia e all’estero
Per la FLC Cgil le RSU sono una risorsa e le elezioni una conquista democratica.La comunicazione di indizione è stata inoltrata anche al MAE per quanto di sua competenza. Per la FLC Cgil hanno diritto all’elettorato attivo e passivo anche i docenti in servizio nelle scuole internazionali e nelle scuole bilingue presenti nella stessa circoscrizione consolare.
Il 4 giugno u.s. la FLC Cgil ha inviato all'ARAN, Al Ministero della Funzione Pubblica e al MIUR la comunicazione di indizione delle elezioni delle RSU nel comparto scuola statale in Italia e all’estero previste per dicembre 2009, ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall'Accordo Collettivo Quadro del 07.08.1998. La stessa comunicazione è stata inviata anche al MAE per quanto di sua competenza.
La novità è rappresentata da un fatto politico nuovo rispetto alle precedenti tornate: questa volta a firmare l’indizioni delle elezioni c’è solo la FLC Cgil. La FLC Cgil ha cercato, in tutti i modi, di trovare la condivisione delle altre sigle sindacali ricevendo solo la loro non disponibilità. Evidentemente, le scelte diverse operate dalle confederazioni di CISL e UIL sull'accordo separato e sul sostanziale consenso dato al contenuto del Decreto legge “Brunetta” hanno influito sulla possibilità di operare in maniera unitaria. Evidentemente le OO.SS., firmatarie dell’accordo separato, hanno un’idea del sindacato e del suo ruolo ben diverso da quello che è scaturito dal ricordato Accordo Collettivo Quadro del 1998. Un’inversione di tendenza ingiustificata perché nega il protagonismo dei lavoratori nel loro posto di lavoro.
Quel decreto prevede, tra le altre cose, il rinvio delle elezioni delle RSU con motivazioni inconsistenti sia rispetto al merito che al metodo adottato. Per la FLC Cgil il rinvio delle elezioni delle RSU rappresenta l’evidente tentativo da parte dl Governo e di Brunetta in particolare di cancellare la democrazia nella scuola e nel pubblico impiego. Si vuole in questo modo colpire i lavoratori svilendo la contrattazione di luogo di lavoro in nome di un neo-centralismo subalterno al potere politico che nega l’autonomia scolastica.
Per la FLC Cgil le RSU sono una risorsa straordinaria e uno degli elementi fondamentali della scuola dell'autonomia e rappresentano una conquista democratica delle lavoratrici e dei lavoratori che non solo va salvaguardata ma implementata e valorizzata.
La FLC sarà sempre a fianco dei lavoratori non solo per difendere, ma per estendere diritti e tutele minacciati da provvedimenti che ci riportano ad un passato nel quale la pubblica amministrazione dipendeva totalmente dal potere politico. La scuola, in particolare, ha subito gravemente le conseguenze di una gestione burocratica e sottomessa alle scelte e agli orientamenti del ministro di turno.
In questi anni l’esperienza fatta dalle RSU nelle sedi estere dove si sono costituite è stata significativa. Il loro ruolo e la loro funzione è stata importante e dirimente in alcuni casi per l’affermazione dei diritti, della democrazia e del rispetto delle regole e trasparenza dei comportamenti da parte di un’Amministrazione centrale e periferica spesso non incline all’applicazione corretta delle norme contrattuali.
La FLC Cgil non ci sta! Se per valorizzare ulteriormente la scuola e le istituzioni scolastiche italiane all’estero è fondamentale l’estensione dell’autonomia scolastica, è altrettanto necessario e indispensabile estendere la costituzione delle RSU anche in quelle realtà che oggi, per una serie di interpretazioni restrittive del MAE, ne sono prive. Penso alla necessità, ormai inderogabile, di consentire il diritto di voto, attivo e passivo, anche a quei docenti che pur appartenendo all’ufficio scuola consolare di riferimento operano presso le scuole internazionali o le scuole bilingue.
La FLC Cgil è, quindi, per un’estensione del diritto di voto e contro le logiche restrittive di coloro che vogliono, invece, relegale i lavoratori a soggetti passivi di un potere burocratico spesso connotato da interventi autoritari e, in alcuni casi, vessatori.
La FLC Cgil non ci sta! Proprio per questo abbiamo voluto indire le elezioni nonostante il parere contrario delle altre sigle sindacali. All’appuntamento elettorale del prossimo dicembre la FLC Cgil ci sarà anche nelle sedi estere dove si vota con le sue liste e i suoi candidati.
Roma, 10 giugno 2009
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