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Esclusione dalle nomine. Le prime sentenze danno ragione ai lavoratori e alle posizioni assunte dalle OO.SS.

Con l’accoglimento di alcuni ricorsi, il giudice del lavoro di Roma ha disposto il reinserimento dei ricorrenti nelle rispettive graduatorie con il punteggio modificato e con il diritto alla nomina.

27/05/2004
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Con l’accoglimento di alcuni ricorsi, il giudice del lavoro di Roma ha disposto il reinserimento dei ricorrenti nelle rispettive graduatorie con il punteggio modificato e con il diritto alla nomina. Il dispositivo di sentenza è del 24 maggio u.s. e riguarda tre lavoratori; la sentenza sarà disponibile tra un mese circa.

La controversia, come si ricorderà, riguarda quel personale docente e non docente escluso dal MAE dalle nomine – a/s 2002/2003 e a/s 2003/2004 - per l’invio all’estero a seguito di depennamento, per tre anni, dalle graduatorie comminato dall’Amministrazione perché a parere di quest’ultima non vi era corrispondenza tra quanto dichiarato dagli interessati e la documentazione prodotta.

La questione fu assunta direttamente dalle organizzazioni sindacali che attraverso un comunicato e nel confronto successivo dichiararono illegittima la posizione dell’Amministrazione per quei casi in cui ci si trovava di fronte a meri errori materiali o interpretativi ovvero laddove l’esclusione non erano riconducibile alla assenza dei requisiti richiesti per l’inclusione nelle graduatorie.

In quell’occasione, vista la rigidità del MAE, le OO.SS. sollecitarono gli interessati a ricorrere avanti il giudice per far ripristinare il diritto palesemente violato dall’Amministrazione che non volle nemmeno prendere in considerazione il cosiddetto principio di autotutela che avrebbe evitato il contenzioso.

Questi primi pronunciamenti del giudice, che evidentemente nella circostanza in specie ha ravvisato l’urgenza (ex 700 cpc) e quindi un pronunciamento “tempestivo” anche nel merito da parte del tribunale, dimostrano ancora una volta come l’atteggiamento di chiusura del Mae nei confronti delle organizzazioni sindacali non paga.

Una volta conosciuta e analizzata attentamente la sentenza la CGIL scuola chiederà alle altre organizzazioni sindacali di avviare con il Mae un confronto di merito, alla luce della sentenza, e chiedere il reinserimento nelle graduatorie di quel personale illegittimamente escluso e quindi procedere alla loro nomina.

Vogliamo, infine, informare che il personale, colpito dal provvedimento di esclusione dalle graduatorie e, quindi, dalle nomine per erronea attribuzione del punteggio può nel termine di cinque anni dall’avvenuta esclusione, proporre ricorso avanti al giudice del lavoro.

Ricordiamo che la sentenza, riferendosi a singoli ricorsi, pur facendo giurisprudenza, non ha efficacia erga omnes.

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