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Emanata la nuova Direttiva sulla Formazione dei Dirigenti Scolastici

Riportiamo di seguito il testo della Direttiva sulla formazione dei Dirigenti scolastici.

08/05/2003
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Riportiamo di seguito il testo della Direttiva sulla formazione dei Dirigenti scolastici. Nel merito della stessa va registrato positivamente l’inserimento, tra le tematiche, di alcune aree di formazione che sono di particolare importanza per il lavoro del dirigente scolastico. Il riferimento è in primo luogo alle tematiche del coordinamento, che è elemento del profilo dirigenziale particolarmente rilevante nella scuola dell’autonomia, e a quelle dell’autoanalisi di istituto e alla valutazione-autovalutazione come strumento di crescita professionale e di miglioramento organizzativo. E’ stata anche accolta la nostra richiesta di costituire una apposita Commissione bilaterale per favorire azioni di monitoraggio e valutazione delle iniziative di formazione. La Direttiva non raccoglie però una nostra richiesta tendente a destinare i fondi – già esegui – ai soli dirigenti scolastici delle scuole statali. Continuiamo a ritenere che per la formazione dei dirigenti della scuole paritarie erano necessarie risorse aggiuntive che invece non sono state assegnate.

Roma, 8 maggio 2003

DIRETTIVA n. 43 Roma, 28 aprile 2003

VISTO il D.L.vo 30.03.2001, n.165 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, ed in particolare l’articolo 4 comma 1 lettera b);

VISTO il Decreto Legislativo 30 luglio 1999 n.300 concernente la riforma dell’organizzazione del governo, a norma dell’art.11 della L.15 marzo 1997, n.59;

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 6 novembre 2000, n.347 recante norme di riorganizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione;

VISTO il contratto integrativo annuale siglato in data 18 marzo 2003, concernente la formazione e l’aggiornamento del personale docente e A.T.A. per l’esercizio finanziario 2003;

VISTO il contratto integrativo nazionale per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica, sottoscritto il 23 settembre 2002 ed in particolare l’art.10 relativo alla formazione e all’aggiornamento;

VISTA la Legge 27 dicembre 2002, n.289 recante le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003);

VISTA la Legge 27 dicembre 2002, n.290, recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2003 e il bilancio pluriennale per il triennio 2003-2005;

VISTO il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze in data 31 dicembre 2002, con il quale sono state ripartite in capitoli le unità previsionali di base relative al bilancio di previsione per l’anno 2003;

VISTA la Legge 15 marzo 1997, n.59 “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”.

CONSIDERATO che ai sensi dell’art.14, comma 5 del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica sottoscritto il 1° marzo 2002, il Ministro definisce annualmente la quota di finanziamento destinato alla formazione dei dirigenti scolastici;

CONSIDERATO che non risultano apposite risorse aggiuntive iscritte in bilancio per la formazione dei dirigenti scolastici;

VISTA la legge 10.3.2000 n.62, recante norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione;

VISTA la Direttiva generale sull’azione amministrativa e sulla gestione per l’anno 2003 - prot.n. 231/MR del 14 gennaio 2003;

CONSIDERATO che in data 12 marzo 2003 il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva il disegno di legge recante delega al governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale;

CONSIDERATO che, ai sensi dell’art.14 del suindicato Contratto collettivo di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica, la formazione e l’aggiornamento costituiscono un processo permanente, teso ad assicurare il costante adeguamento delle competenze dirigenziali allo sviluppo del contesto culturale, tecnologico e organizzativo di riferimento e a favorire il consolidarsi di una cultura di gestione orientata al risultato ed all’innovazione;

CONSIDERATA in particolare l’esigenza di curare e sviluppare le competenze necessarie a ciascun dirigente, in relazione alle responsabilità attribuitegli, per l’ottimale utilizzo dei sistemi di gestione delle risorse umane, finanziarie, tecniche e di controllo, finalizzato all’accrescimento dell’efficienza ed efficacia della struttura ed al miglioramento della qualità dei servizi resi;

RITENUTO che le disposizioni della direttiva devono fornire linee di indirizzo a tutti coloro che hanno responsabilità nel settore, tenendo conto che l'aggiornamento e la formazione in servizio impegnano, ai diversi livelli, in un quadro sistematico e coerente, le scuole dell’autonomia, gli uffici scolastici regionali e l’amministrazione centrale ;

SENTITE le organizzazioni sindacali nella riunione del 4 aprile 2003, per l’informazione preventiva finalizzata alla trasparenza del confronto a tutti i livelli, prevista dall’art.3 del Contratto collettivo di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica relativo al biennio 2000-2001;

emana la seguente
DIRETTIVA

Art. 1 Campo di applicazione
La presente Direttiva stabilisce, ai sensi dell’art.10 del Contratto integrativo nazionale per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica, la quota delle risorse finanziarie da destinare ai programmi di formazione e aggiornamento dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2003-2004 nonché il loro riparto tra l’Amministrazione centrale e gli Uffici Scolastici Regionali, sulla base del numero dei dirigenti in servizio in ogni regione.
Definisce altresì, ai sensi dell’art.14 del Contratto collettivo di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica sottoscritto in data 1 marzo 2002, gli obiettivi formativi prioritari coerenti con le linee strategiche e di sviluppo che sono funzionali al sostegno dei processi di innovazione e di riforma.
Tutte le attività formative per i dirigenti scolastici, ai sensi del secondo comma dell’art.10 del Contratto integrativo annuale per il personale dell’area V della dirigenza scolastica, sottoscritto il 23 settembre 2002, sono tese a rafforzare comportamenti innovativi e l’attitudine dei dirigenti scolastici a promuovere e sostenere iniziative di miglioramento volte a caratterizzare le istituzioni scolastiche in termini di dinamismo e competitività.
Nella definizione di un sistema articolato e flessibile di interventi formativi vanno privilegiate le metodologie che valorizzano un ruolo attivo degli stessi dirigenti in formazione, promuovendo, attraverso un ventaglio di offerte formative, una riflessione consapevole sulle specifiche esperienze professionali e la socializzazione delle esperienze migliori, in campo nazionale ed europeo, oltre che iniziative di autoaggiornamento.

Art. 2 Gestione delle risorse finanziarie

Le risorse complessive disponibili per la formazione dei dirigenti scolastici sono individuate in € 1.500.000,00 da trarsi:

  • per l’80%, pari a € 1.200.000,00, dagli appositi capitoli esistenti presso gli Uffici scolastici regionali per la formazione, l’aggiornamento ed il perfezionamento di tutto il personale del comparto scuola;

  • per il 20%, pari a € 300.000,00, dalle disponibilità iscritte al cap. 1227 del Dipartimento per lo sviluppo dell’istruzione quale fondo per l’aggiornamento e la formazione del personale della scuola.

Per realizzare la massima coerenza e sinergia nella fase di radicale trasformazione delle scuole in funzione dell'autonomia e del miglioramento dell'offerta formativa, le iniziative di formazione organizzate per i dirigenti scolastici delle scuole statali sono aperte anche ai dirigenti delle scuole paritarie.

Art. 3 Interventi formativi degli Uffici Scolastici Regionali
Nell’ambito delle risorse finanziarie attribuite agli Uffici scolastici regionali e degli obiettivi formativi prioritari coerenti con le linee strategiche e di sviluppo che sono funzionali al sostegno dei processi di innovazione e di riforma, le linee generali per la realizzazione di programmi di formazione e aggiornamento vengono definite in sede di contrattazione integrativa regionale.
La quota del fondo destinata agli Uffici scolastici regionali, ai sensi dell’art.14, commi 5 e 6, del Contratto collettivo di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica, è finalizzata, prioritariamente, a concorrere, a livello locale, alla realizzazione delle attività informative/formative di cui al successivo art.5, connesse ai processi di innovazione e di riforma e alla concreta attuazione degli impegni derivanti da obblighi contrattuali nonché a consentire lo svolgimento di autonome azioni, secondo l’ambito di competenza, anche in relazione alle medesime finalità.
Tenuto conto di quanto previsto dal comma 6 dell’art. 14 del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica, le iniziative formative sono realizzate dalla stessa amministrazione, da altri enti, da soggetti pubblici o da agenzie private specializzate nel settore ed associazioni professionali, anche d’intesa tra loro.
Interventi formativi saranno realizzati sulla base delle nuove relazioni tra i diversi soggetti istituzionali nell’ottica del decentramento istituzionale, con la collaborazione di Università, Enti di ricerca, Irre, Indire, Invalsi, Associazioni disciplinari e professionali, soggetti accreditati e qualificati, singole scuole o reti di scuole.

Art. 4 Autoaggiornamento
Nella prospettiva dell’autoaggiornamento dei dirigenti scolastici, secondo quanto previsto dal comma 7 dell’art. 14 del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica la partecipazione alle iniziative di formazione, inserite in appositi percorsi formativi, anche individuali o di gruppi autogestiti, viene concordata dall’amministrazione con i dirigenti interessati ed è considerata servizio utile a tutti gli effetti.
Come prevede il successivo comma 8 del medesimo articolo, il dirigente scolastico può partecipare, senza oneri per l’amministrazione, a corsi di formazione ed aggiornamento professionale che siano comunque in linea con le finalità precedentemente indicate; al dirigente scolastico può essere concesso un periodo di aspettativa non retribuita per motivi di studio della durata massima di tre mesi nell’arco di un anno.
Qualora l’amministrazione riconosca l’effettiva connessione delle iniziative di formazione ed aggiornamento svolte dai dirigenti scolastici ai sensi dell’art. 8 del citato CCNL con l’attività di servizio e l’incarico affidatogli, può concorrere con un proprio contributo alla spesa sostenuta, debitamente documentata.
In sede di contrattazione integrativa regionale possono essere definite tipologie di attività di autoaggiornamento individuali o di gruppo per le quali è previsto il rimborso per le spese documentate.

Art. 5 Interventi formativi dell’Amministrazione centrale
La quota destinata agli interventi promossi dall’amministrazione centrale è finalizzata in primo luogo agli impegni di attuazione degli obblighi contrattuali, agli interventi informativi/formativi a supporto dei processi di riforma, con particolare riferimento ai dirigenti scolastici delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie impegnate nella fase di avvio della riforma, e alla implementazione e diffusione delle iniziative formative già avviate.
Ulteriori interventi formativi, da realizzare anche con la prosecuzione di azioni in ambiente di e-learning integrato, riguarderanno:

  • il nuovo quadro istituzionale dopo la modifica del Titolo V della Costituzione;

  • l’autoanalisi d’istituto e l’autovalutazione;

  • la figura organizzatoria del coordinamento: competenze relazionali, gestione delle risorse umane e leadership;

  • i compiti dei dirigenti scolastici in relazione al contenzioso sui rapporti di lavoro;

  • la responsabilità disciplinare, amministrativa, contabile, civile, penale;

  • integrazione degli alunni in situazione di handicap, dispersione e disagio giovanile, con particolare riferimento alle problematiche organizzative.

Art. 6 Azioni di monitoraggio e di valutazione
Per verificare l’efficacia degli interventi relativi all’a.s. 2003-2004 le azioni di documentazione, monitoraggio e valutazione riguarderanno prioritariamente:

  • i fabbisogni formativi;

  • programmi di formazione e aggiornamento realizzati a livello regionale sulla base della contrattazione integrativa, con particolare riguardo alle azioni di sostegno dei processi di riforma in atto o in itinere;

  • la presenza e il funzionamento sul territorio di strutture di servizio per il supporto professionale dei dirigenti scolastici;

  • l’efficacia di nuovi modelli di formazione anche con riferimento a progetti europei di partenariato.

Per approfondire le problematiche di cui al primo comma del presente articolo è costituita una commissione bilaterale, ai sensi e per le finalità dell’art.10 del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica. La commissione non esercita funzioni negoziali.

A norma della legge 14.1.1994, n.20, la presente Direttiva sarà trasmessa alla Corte dei Conti per il visto e la registrazione per il tramite dell'Ufficio Centrale di Bilancio.

IL MINISTRO - Letizia Moratti
f.to Letizia Moratti

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