Docenti vincitori del concorso 2018 nella secondaria: la richiesta del sindacato
Un tavolo specifico per individuare una soluzione per la scelta della sede ai docenti interessati dal DM 631/18.


In occasione dell’incontro di informativa sugli organici ATA, abbiamo richiesto al Direttore Generale la convocazione di un tavolo di confronto per affrontare nel merito la situazione dei docenti vincitori di concorso DDG 85/18, che per effetto del DM 631/18 prenderanno effettivo servizio il 1° settembre 2019 su posti accantonati a livello provinciale.
Più volte abbiamo sollecitato i livelli politici dell’amministrazione perché si trovi una soluzione ad una situazione a dir poco paradossale al fine di consentire a questi docenti di poter cambiare provincia rispettando l’ordine di graduatoria: ad oggi ogni richiesta di intervento è stata respinta, pur nella consapevolezza da parte del Ministero dell’Istruzione che le richieste sindacale hanno un fondamento di equità.
A fronte di questa ulteriore richiesta unitaria, l’amministrazione si è riservata di fare ulteriori approfondimenti e di inviare una risposta entro la giornata di venerdì 19 luglio.
Approfondimento
Il problema relativo ai docenti coinvolti dal DM 631/18: docenti che hanno superato il concorso 2018 nella secondaria (DDG 85/2018), le cui graduatorie di merito sono state pubblicate dopo il 31 agosto e che, per questo motivo, nell’a.s. 2018/2019 non sono stati avviati al terzo anno FIT.
Il DM 631/18, emanato in autunno, ha previsto che per questi docenti, se collocati in posizione utile nelle graduatorie di merito, ci sarebbe stata l’individuazione sul contingente 2018/2019 e l’assegnazione della provincia.
La legge di bilancio ha poi cancellato il FIT, tanto che la condizione di questi lavoratori ad oggi si configura come un unicum: non hanno una vera e propria nomina in ruolo giuridica (la loro immissione decorrerà dal 1° settembre 2019), non possono considerare questo anno ai fini della ricostruzione di carriera come un anno di ruolo, non hanno potuto avere accesso alla mobilità.
Questi lavoratori entreranno effettivamente in ruolo il 1° settembre 2019, ma non potranno scegliere sui posti che si sono resi disponibili col nuovo contingente, per cui si creeranno situazioni in cui i docenti collocati in posizione più alta in graduatoria avranno meno possibilità di scelta, in termini di sedi disponibili, rispetto a chi ha un punteggio più basso.
Data la particolarità e non ripetibilità di questa situazione abbiamo fatto diverse proposte all’amministrazione, tra cui quella di consentire a questi docenti un cambio di provincia che tenga conto delle attuali disponibilità.
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