Decreti su diritto dovere e alternanza: le ultime dalla Conferenza Unificata
A questo punto pare che il Governo sia intenzionato a procedere sulla strada che porta all’approvazione dei due decreti su diritto dovere e alternanza scuola lavoro, senza il parere favorevole né l’intesa in sede di Conferenza unificata
A questo punto pare che il Governo sia intenzionato a procedere sulla strada che porta all'approvazione dei due decreti su diritto dovere e alternanza scuola lavoro , senza il parere favorevole né l'intesa in sede di Conferenza unificata .
E' una procedura legittima, nel senso che la normativa glielo consente. Ma è anche una procedura alquanto discutibile sul versante dell'opportunità e del dialogo istituzionale, se, fra l'altro, si considera che la maggioranza che ha approvato nei giorni scorsi il disegno di legge costituzionale sulla devolution, quella che a parole sostiene la necessità di portare dal centro alla periferia il massimo delle competenze possibili, è la stessa che procede, come un elefante in un negozio di cristalli, a calpestare il rapporto con le Regioni, quando esprimono pareri difformi da quello che vorrebbe, con l'Anci che si era ufficialmente pronunciata in modo negativo, chiedendo modifiche e garanzie che non sono state prese neppure in considerazione dal Governo.
La procedura prevede che, trascorsi i trenta giorni dalla richiesta di parere e/o intesa alla Conferenza Unificata, il Governo possa portare i testi all'esame delle Commissioni parlamentari competenti che avranno sessanta giorni di tempo per pronunciarsi, con un parere obbligatorio ma non vincolante. Ma se la volontà è quella di procedere comunque, anche questo rischia di diventare un puro passaggio formale.
Non c'è molto altro da aggiungere, oltre al giudizio negativo di merito che abbiamo espresso nei vari passaggi di questa poco confortante vicenda.
Roma, 29 ottobre 2004
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