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Confronto MIUR sindacati sulla sperimentazione

Assente il Ministro Moratti, causa Consiglio dei Ministri, si è tenuto oggi incontro di confronto sulla sperimentazione.

07/09/2002
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Assente il Ministro Moratti, causa Consiglio dei Ministri, si è tenuto oggi incontro di confronto sulla sperimentazione.

Tutti i sindacati presenti all'incontro (CGIL CISL UIL Scuola, SNALS, Gilda, ANP) hanno espresso una posizione contraria circa i tempi e i modi con cui il Ministro ha avviato la sperimentazione nazionale.

La CGIL Scuola, con l'intervento di Enrico Panini, ha espresso una valutazione negativa nel metodo e nel merito della proposta del governo, evidenziando le seguenti questioni:

L'adesione alla sperimentazione può essere data, attraverso le deliberazioni degli organi collegiali dell'istituzione scolastica, solo dopo l'emanazione definitiva del decreto ministeriale.

Nella scuola dell'infanzia occorre prioritariamente rispondere, attraverso l'istituzione di nuovi posti in organico, alle scuole con liste di attesa, prendendo in particolare considerazione le realtà dove gli enti locali hanno appositamente predisposto gli edifici scolastici.

I progetti nazionali di sperimentazione devono essere specificamente finanziati, senza attingere ai fondi della legge 440, da riservare invece alle iniziative delle scuole autonome.

La sperimentazione dell'anticipo è del tutto impraticabile visti i tempi tardivi con cui si concluderà il confronto con l'ANCI per la definizione dei prerequisiti necessari.

La reintroduzione del modello di organizzazione didattica centrato sul maestro tuttologo nella scuola elementare rappresenta una involuzione rispetto alla nuova scuola elementare realizzata dalla riforma del 1990.

Preliminare all'avvio della sperimentazione deve essere la apertura di un tavolo negoziale che definisca le ricadute contrattuali sui mutamenti introdotti nell'organizzazione del lavoro.

La CGIL Scuola ha inoltre posto il problema delle sperimentazioni nella secondaria superiore, dove in attuazione dei protocolli realizzati dal governo con alcune regioni, si sta permettendo l'assolvimento dell'obbligo scolastico nei centri di formazione professionale. In Lombardia è stata anche emanata una apposita circolare attuativa che la CGIL Scuola considera illegittima. Su questo punto specifico l'amministrazione si è impegnata a verificare in tempi brevi il profilo di legittimità della circolare.

In merito alla sperimentazione nazionale , il Capo di Gabinetto dott. Di Pace e il Capo Dipartimento dott. Capo, hanno dichiarato la disponibilità del governo a rivedere la bozza di decreto, sulla base delle osservazioni del CNPI e delle OO.SS..

I rappresentanti dell'amministrazione hanno sottolineato l'aspetto contenuto e delimitato della sperimentazione e riconosciuto che, in considerazione dei tempi necessari per concludere il confronto con l'ANCI, non sarà possibile la riapertura delle iscrizioni ai fini dell'anticipo.

L'amministrazione, inoltre, si è impegnata a introdurre una maggiore flessibilità nel modello di sperimentazione, nel rispetto delle prerogative delle istituzioni scolastiche autonome.

Meno chiara è risultata la definizione del contenuto effettivo della sperimentazione nazionale una volta introdotti questi cambiamenti nel decreto.

È stato, inoltre, confermato che la sperimentazione non ha a disposizione risorse specifiche, pertanto potranno aderire solo le scuole già in possesso delle risorse professionali e finanziarie necessarie.

Nei confronti di un percorso di definizione delle ricadute contrattuali della sperimentazione l'amministrazione ha manifestato un atteggiamento di netta chiusura.

Tutte le organizzazioni sindacali, in conclusione dell'incontro, hanno chiesto la riapertura del tavolo di confronto permanente sugli organici e sul piano pluriennale di investimenti per la scuola; hanno, inoltre, ribadito l'urgenza di bandire il concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici sui circa 4.000 posti vacanti.

Infine è stata chiesta l'immediata emanazione dell'atto di indirizzo all'Aran per l'avvio del rinnovo contrattuale.

Roma, 7 settembre 2002

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