Come abbiamo visto l'illustrazione della riforma fatta dal Miur
Nell’incontro di oggi l’Amministrazione ha illustrato una nota contenente le modifiche che saranno introdotte alla precedente bozza di decreto, tenendo conto delle osservazioni espresse dalle organizzazioni sindacali e dal Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione.
Come abbiamo visto l'illustrazione della riforma fatta dal Miur
Nell’incontro di oggi l’Amministrazione ha illustrato una nota contenente le modifiche che saranno introdotte alla precedente bozza di decreto, tenendo conto delle osservazioni espresse dalle organizzazioni sindacali e dal Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione.
Il Capo di Gabinetto e il Capo Dipartimento hanno indicato i criteri di flessibilità, autonomia, fattibilità che guideranno la revisione della bozza di decreto.
Le organizzazioni sindacali hanno segnalato il permanere delle seguenti questioni:
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il CNPI aveva in sostanza chiesto il rinvio della sperimentazione a fronte dei problemi connessi ai tempi e alle risorse;
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la formazione in servizio avverrà a sperimentazione già avviata;
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si rendono possibili compensazioni tra scuole statali e paritarie e territoriali, il che rischia di compromettere il quadro unitario della sperimentazione;
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si introduce la possibilità si assumere a prestazione d’opera per realizzare l’anticipo nella scuola dell’infanzia;
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la riduzione del numero dei bambini per sezione in caso di inserimenti di età inferiore ai tre anni è insufficiente (1 o 2 unità per ogni sezione);
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non sono chiari compiti e funzioni dell’insegnante di riferimento (non più prevalente).
La CGIL Scuola ha chiesto il ritiro della sperimentazione art.11 DPR 275/99.
Rispetto alla prima proposta di sperimentazione abbiamo espresso una valutazione negativa nel metodo e nel merito.
Ora, sulla base delle modifiche annunciate, siamo di fronte ad una sperimentazione inesistente: l’anticipo di fatto non partirà ed è circoscritto ad forma di continuità tra scuola dell’infanzia e scuola elementare, il maestro prevalete è ridotto a insegnante di riferimento, i documenti di riferimento (Indicazioni nazionali e Raccomandazioni) sono sconosciuti agli insegnanti che li devono sperimentare e non sono stati oggetto del parere del CNPI, non ci sono risorse a disposizione, non sono state definite le ricadute contrattuali.
Tutto quello che si può effettivamente fare aderendo alla sperimentazione, se ritenuto opportuno dal punto di vista professionale, lo si può tranquillamente fare anche non aderendo, utilizzando le prerogative dell’autonomia scolastica.
Se il decreto sarà conforme alle indicazioni illustrate dall’amministrazione, non ci resta che prendere atto della retromarcia del Ministro, che, comunque, si ostina a sostenere il simulacro di una sperimentazione nazionale.
Roma, 17 settembre 2002
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