Chiesto incontro al presidente del Consiglio per sbloccare il contratto scuola
Pubblichiamo la lettera unitaria di Cgil Cisl Uil Confsal Confederali e Cgil Cisl Uil Scuola Snals, inviata al presidente del Consiglio dei Ministri il 4 aprile 2003, in merito al mancato rinnovo del contratto scuola.
Pubblichiamo la lettera unitaria di Cgil Cisl Uil Confsal Confederali e Cgil Cisl Uil Scuola Snals, inviata al presidente del Consiglio dei Ministri il 4 aprile 2003, in merito al mancato rinnovo del contratto scuola.
Roma, 4 aprile 2003
Testo lettera
Onorevole Signor Presidente,
come certamente Lei sa, il mondo della scuola sta da mesi vivendo un clima di forte agitazione non solo a causa di provvedimenti restrittivi che ne stanno depauperando le risorse umane e finanziarie, compromettendo così il pieno ed efficace perseguimento degli obiettivi istituzionali, ma anche e soprattutto per il mancato rinnovo del contratto di lavoro di circa un milione di docenti e di personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, ormai scaduto da 15 mesi.
Segno tangibile di questo stato di diffuso malessere e di giustificata irritazione del suddetto personale è la massiccia adesione allo sciopero nazionale del 24 marzo scorso, proclamato da tutte le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative, ultimo atto di una mobilitazione che si protrae ormai da mesi.
Il rinnovo del contratto di lavoro è il primo e insopprimibile diritto di tutti i lavoratori – e quindi anche del personale scolastico.
L’ARAN non è in grado di riprendere e concludere la trattativa da tempo avviata e più volte interrotta, a causa della mancata “certificazione” delle risorse finanziarie da parte del Ministro dell’Economia.
Poiché a tutt’oggi non è pervenuto alcun segnale di attenzione e di interlocuzione rispetto alle attese contrattuali della Categoria, le scriventi Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL e CONFSAL e le corrispettive Federazioni CGIL-CISL-UIL Scuola e SNALS, Le chiedono un incontro urgente per far il punto della situazione ed avere precise garanzie in ordine all’intendimento del Governo rispetto alla chiusura del Contratto di lavoro del personale docente e ATA che non può essere ulteriormente ritardata, evitando così un ulteriore inasprimento delle azioni di lotta che, nonostante il tradizionale e comprovato senso di responsabilità del personale scolastico e delle scriventi Organizzazioni maggiormente rappresentative, potrebbero mettere seriamente a rischio la regolare conclusione dell’anno scolastico.
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