Adempimenti sulla tutela dei dati personali: confermata la scadenza del 31 marzo 2006
Il Miur ricorda alle scuole la data del 31 marzo 2006 come termine per gli adempimenti derivanti dall’applicazione legge sulla tutela dei dati personali…ma non crea le condizioni perché le scuole possano rispettare gli obblighi. C’è bisogno di un finanziamento specifico…
L’introduzione della Legge sulla tutela dei dati personali rappresenta un fatto positivo per il cittadino che “affida” i propri dati, sensibili e comuni, alla pubblica amministrazione. In base alla legge 196/2003 il cittadino, infatti, ha diritto di sapere come i suoi dati saranno utilizzati e per quali finalità. In pratica il “diritto alla protezione dei dati personali” (art. 8 della carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea) si configura come un diritto nuovo fondamentale e autonomo. Una legge giusta che garantisce e tutela la privacy dei cittadini.
Ma per le scuole c’è un “piccolo” problema, quello delle risorse.
Ancora una volta il Miur scarica sulle scuole adempimenti di legge senza però preoccuparsi di creare le condizioni minime per il rispetto di tali obblighi. Ci chiediamo come faranno le scuole già indebitate per la Tarsu, per gli esami di stato, per gli stipendi dei supplenti a esporsi economicamente per dotarsi del DPS (documento programmatico di sicurezza) per la cui compilazione è quasi certamente necessario ricorrere ad esperti esterni.
Siamo del parere che il Miur anziché ricordare burocraticamente certe scadenze, che in un contesto di tagli assumono il sapore della vessazione, avrebbe fatto meglio a reperire finanziamenti straordinari per sostenere l’attività delle scuole. Un’ amministrazione responsabile si preoccupa di questo e non di inondare le scuole di carte.
Le scuole, come sempre, affronteranno anche questa emergenza. Ma il documento di programmazione potrà essere redatto in tutte le sue parti solo a fronte di risorse che le mettano nella condizione di poterlo fare.
Come FLC durante il prossimo incontro del 29 marzo con il Miur in cui si discuterà della situazione finanziaria delle scuole chiederemo impegni precisi per l’integrazione dei fondi ordinari alle scuole.
Roma, 24 marzo 2006
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