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Precariato negli enti pubblici di ricerca: il Ministero fotografa la situazione

I sindacati ricevono dal MIUR alcuni primi dati per nulla rassicuranti. Nessuna nuova sul turn over del 2009. Il prossimo incontro il 22 maggio.

11/05/2012
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Si è tenuto oggi, 11 maggio, il secondo incontro al MIUR sul precariato negli enti di ricerca, con all'ordine del giorno "Organici, personale precario e razionalizzazione organizzativa". Il precedente incontro si era tenuto il 20 aprile, mentre la convocazione del 2 maggio era poi stata spostata alla data odierna.

Il Ministero ci ha presentato due prime tabelle con la situazione del personale degli enti vigilati MIUR, fra i quali mancavano però i dati dell'INVALSI e dell'INDIRE (ex ANSAS), perché erroneamente non considerati in quanto afferenti al dipartimento istruzione del MIUR. Le tabelle contengono: una il numero degli addetti al 31.12.2011 suddivisi fra personale a tempo indeterminato, a tempo determinato, assegnisti di ricerca, dottorandi, borsisti, incarichi di ricerca, co.co.co., comandati e altri (definizione generica nella quale sono stati classificati tutti gli altri lavoratori in forza negli enti), oltre al dato della pianta organica di ogni ente. L'altra un confronto sugli stessi dati fra la forza lavoro al 31.12.2007 e quella già richiamata del 31.12.2011.

Da questo confronto emerge un dato sconfortante che evidenzia come nei 4 anni presi in esame, il totale della forza lavoro complessiva passi da 21.834 a 19.624, con una riduzione netta di 2.210 unità, cioè oltre il 10% della forza complessiva.
Con buona pace degli obiettivi di Lisbona da perseguire e degli investimenti in ricerca in sviluppo che ci vedono ultimi in Europa: non solo non aumentano gli investimenti e non cresce la percentuale di questi sul PIL, ma abbiamo anche diminuito gli addetti alla ricerca.
E ci stiamo limitando alla sola analisi di 12 enti vigilati dal MIUR: CNR, ASI, INFN, INAF, INGV, INRIM, OGS, Stazione Zoologica, Museo Storico Centro Fermi, IISG, Consorzio Area Science Park.
Questo dato dovrebbe interessare il nostro Governo, che continua a non parlare di ricerca come possibilità per uscire dalla crisi, ma anche il nostro Presidente della Repubblica, invece particolarmente sensibile al tema.

I sindacati hanno chiesto di

  • inserire nell'elaborazione anche i dati degli altri Enti Pubblici di Ricerca, a partire dall'INVALSI e INDIRE che sono anch'essi vigilati dal MIUR
  • ricostruire anche il dato storico della precarietà, indipendentemente dalla forma contrattuale che si rivestiva alla data del 31 dicembre 2011 (come sappiamo la possibilità di contrarre un assegno di ricerca, o un co.co.co. o un td, non dipende da una evoluzione fisiologica della flessibilità, quanto dalla fortuna o meno che si è avuta nel momento in cui si è chiuso il precedente contratto e se ne iniziato un altro, di avere cioè risorse a disposizione per un nuovo contratto flessibile uguale o più vantaggioso)
  • specificare cosa si intenda per le voci "altro" (incarichi ricerca e/o consulenze), per capire quali di questi contratti siano effettivamente riconducibili al lavoro precario, ovvero da attribuire ad altre forme di collaborazione
  • accertare se i dati forniti comprendano anche le forme flessibili a carico dei progetti esterni, o non siano solo quelli sul fondo di finanziamento ordinario.

Inoltre, si è di nuovo fatto presente la necessità che il lavoro del tavolo si intrecci con quello che si aprirà nei prossimi giorni al Dipartimento della Funzione Pubblica sulla precarietà nei settori pubblici, in modo da rendere efficace il lavoro stesso del tavolo. Per questo si è chiesto di accelerare i lavori, per individuare le soluzioni più efficaci e renderle praticabili.

Sulla richiesta di ulteriori chiarimenti da parte dei sindacati, la delegazione di parte pubblica si è impegnata a fornire per la prossima volta ulteriori elementi di analisi, per poter iniziare a definire ipotesi comuni di lavoro, al fine di contribuire efficacemente al lavoro che si aprirà al Dipartimento della Funzione Pubblica. I dati, a partire dall'INVALSI e dall'INDIRE, saranno ampliati anche agli altri enti di ricerca e saranno completati sulla base delle specifiche richieste pervenute al tavolo. 

Sul tema del turn over 2009 - ancora inutilizzato perché i dpcm autorizzativi per le assunzioni negli EPR sono in attesa della firma di Monti - su cui la delegazione sindacale ha esternato il forte disappunto per una situazione insostenibile e unica nel panorama della pubblica amministrazione (solo la ricerca ha questo triste primato di non aver ancora usato il turn over 2009 per le assunzioni, nonostante si tratti di soldi certi, disponibili da due anni e già certificati), la delegazione ha comunicato di aver inoltrato al Ministro Monti, a firma del Ministro Profumo, un atto formale di richiesta di sblocco delle autorizzazioni ad assumere.

La prossima riunione è stata fissata per il 22 maggio 2012.