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ISPRA, occupata la sede centrale

Il personale dell'Ente ha occupato la sede centrale di Via Brancati con un presidio permanente.

26/06/2009
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Comunicato stampa della FLC Cgil ISPRA
Occupata la sede centrale dell'ISPRA

L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) è stato costituito con la legge 133/2008 dalla fusione dell'APAT (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e del Territorio) con due istituti di ricerca (ICRAM e INFS) con l'obiettivo dichiarato di razionalizzare e rendere più efficienti le attività di ricerca e di protezione ambientale. All'ISPRA lavorano 430 precari tra Ricercatori, Tecnologi, Tecnici e Amministrativi impiegati in ruoli chiave e funzioni centrali con diverse tipologie contrattuali (Cococo, Tempo Determinato, Assegni di Ricerca). A causa degli effetti nefasti contenuti nel Decreto cosiddetto Ammazza precari del Ministro Brunetta, questo personale a partire dal trenta giugno sarà licenziato di fatto con grave danno per la funzionalità dell'Istituto e altrettanto grave nocumento dei loro diritti e della loro dignità dopo tanti anni di lavoro nei diversi campi della ricerca, dei controlli e della funzione di agenzia ambientale. Per scongiurare questa eventualità e chiedere al governo il mantenimento in servizio, il personale dell'ISPRA ha occupato la sede centrale di Via Brancati con un presidio permanente, compreso il sesto piano della Struttura Commissariale, per sollecitare al Governo le misure necessarie rese urgentissime dall'approssimarsi delle scadenze contrattuali. I lavoratori sono determinati a proseguire la protesta fino all'ottenimento di quanto richiesto.

Roma, 26 giugno 2009

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