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ENEA Comunicato

In merito alla crisi ENEA riteniamo indispensabile sottolineare come la contemporanea nomina di due Direttori Generali ...

08/07/2005
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COMUNICATO AL PERSONALE ENEA

Prot. n. p295

In merito alla crisi ENEA riteniamo indispensabile sottolineare come la contemporanea nomina di due Direttori Generali (peraltro facenti funzioni) e la ventilata ipotesi di reintegro dell’ing. Tedeschi nel ruolo di DG (e sono 3!), a seguito di una sentenza favorevole nel contenzioso con l’Ente, rende ormai insostenibile, ed ai limiti della illegalità, la situazione creatasi nell’Ente.

Siamo alla farsa: un Governo inadeguato che, come in tutta la ricerca pubblica, taglia le risorse, aumenta la precarietà, blocca le assunzioni e sottrae all’ENEA competenze strategiche per il Paese e dichiara, per bocca dei suoi ministri o dirigenti, che l’ENEA è un “centro di eccellenza” e va quindi valorizzato e rilanciato, riesce soltanto a varare una controriforma nel settembre 2003 (la precedente era appena del 1999), insediando un CdA inconsistente sul piano scientifico-programmatico e di scarse capacità manageriali ma di target politico ben evidente.

D’altra parte non si può non evidenziare come la legge di riforma dell’ENEA, voluta da questo governo, sia largamente inattuata ed a tutt’oggi la “mission” dell’Ente non è chiara né condivisa e ciò si ripercuote sui lavoratori, demotivandoli e deprimendo le loro pur validissime competenze professionali: basti pensare che l’attuale vecchia struttura organizzativa è già arrivata alla quarta proroga.

Questo è solo, per ora, l’ultimo atto dello stato di degrado e di abbandono in cui versa l’Ente ormai da troppo tempo: un mix di conflittualità permanente ed esasperata, di interessi personali e di scarsa attenzione alle reali problematiche sta paralizzando l’attività della principale tecnostruttura di ricerca italiana; in questo clima da basso impero qualcuno trova pure tempo e modi di “epurare” collaboratori scomodi (specie se iscritti alla CGIL).

A questo punto sarebbe auspicabile che l’intero CdA rassegnasse, con senso di responsabilità, le proprie dimissioni, nell’interesse del Paese, dell’ENEA e dei suoi lavoratori (già prostrati dal mortificante ritardo contrattuale di 42 mesi che ne fa la cenerentola del pubblico impiego); insomma un gesto per restituire credibilità, dignità e ruolo al nostro Ente.

In ordine alle questioni contrattuali riteniamo indispensabile ed urgente l’emanazione dell’atto di indirizzo per l’apertura della trattativa per il CCNL 2002-2005 (a soli 6 mesi dalla sua scadenza naturale!), che veda la messa a disposizione da parte dell’Ente di risorse aggiuntive, indispensabili per concretizzare nel miglior modo possibile (cioè con le dovute garanzie per tutte le figure professionali) quello che per noi è un obiettivo irrinunciabile: il passaggio dell’ENEA nel Comparto degli Enti Pubblici di Ricerca.

Auspichiamo, quindi, che tutti i lavoratori ENEA si adoperino con noi, attraverso il dialogo ed il confronto democratico, ad operare scelte condivise affinché il ruolo dell’Ente ma soprattutto quello del suo personale sia veramente valorizzato.

La Segreteria Nazionale
Il Coordinamento Nazionale ENEA

Roma, 06 Luglio 2005