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APAT. Avviato il tavolo sullo Statuto

Il primo incontro si è svolto presso l'Agenzia lo scorso 15 maggio

18/05/2007
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Nell'ambito del percorso di Riforma avviato il primo di una serie di incontri con il Commissario per pervenire all'elaborazione di un nuovo Statuto attraverso un percorso condiviso con le OO.SS., nell’ottica di pervenire ad una nuova condizione istituzionale dell’Agenzia (ente di ricerca con piena autonomia) di cui chiaramente, sulla base della volontà espressa dal Commissario su alcuni contenuti del nuovo Statuto, si è vista una inversione di rotta rispetto al passato.

Roma, 18 maggio 2007

Il comunicato FLC Cgil

Si è tenuto il 15 maggio alle ore 15,00 il previsto incontro sullo Statuto nel corso del quale il Commissario, Avv. Viglione, ha ribadito la sua volontà e quella del Governo a completare il percorso di RIFORMA che ha restituito all’Agenzia un nuovo assetto istituzionale e che prevede la riscrittura di un nuovo Statuto. Essendo egli stesso coinvolto in prima persona nella vita e nelle sorti dell’Agenzia ha ritenuto opportuno, sollecitato anche dalle richieste del sindacato, aprire una fase di rielaborazione del nuovo Statuto: una fase importante che avverrà attraverso il confronto e la condivisione più ampia con le parti sociali e con i soggetti interessati al processo.

Una fase importante e fondamentale per la vita dell’Agenzia e dei suoi lavoratori alla quale l’USI-RDB ha ritenuto di non dover intervenire, disertando la riunione della mattina, dando così dimostrazione della scarsa attenzione ai processi decisionali dell’Agenzia, mortificando non solo il percorso di partecipazione e di condivisione intrapreso, ma anche i lavoratori.

Il Commissario ha proposto alcuni elementi prioritari, di seguito indicati, che dovranno essere contenuti nello Statuto e sui quali ha chiesto osservazioni e proposte alle OO.SS..

  1. Rafforzare l’autonomia dell’Agenzia nei confronti del Ministero dell’Ambiente: non più una Direzione Generale del Ministero,non più il braccio operativo del Ministero, ma con caratteristiche di un ente autonomo di ricerca;

  2. prevedere un Consiglio Scientifico che non solo rafforza il principio dell’autonomia ma aumenta il coinvolgimento del personale nella definizione dei piani scientifici (non si è entrati nel merito della composizione, ma è stato dichiarato che un terzo del totale dovrà essere nominato dal personale dell’APAT);

  3. rafforzare il ruolo e le competenze dei Servizi Tecnici Nazionali, in particolare del Servizio Geologico Nazionale che costituisce un patrimonio per l’APAT e per il paese che deve essere valorizzato, essendo stato nello statuto precedente emarginato e le cui competenze disperse all’interno della struttura, stessa cosa è stata ribadita per l’Area del Nucleare

  4. definire una struttura organizzativa più snella e flessibile, libera da qualsiasi vincolo imposto dallo statuto e quindi facilmente modificabile a fronte dei piani programmatici delle attività dovute anche ai vari cambiamenti culturali e di indirizzo tecnico/scientifico;

  5. ridurre gli attuali livelli gerarchici

    rivolti alla semplificazione e allo snellimento di tutte le attività;

  6. rafforzare il Coordinamento Agenziale che l’APAT dovrebbe svolgere all’interno del sistema e, in questo senso il Commissario ha anticipato che allargherà il confronto al Consiglio Federale e ai Direttori delle Arpa;

  7. attribuire gli incarichi dirigenziali apicali a prescindere dal contratto di provenienza, allargando dunque il bacino di utenza;

  8. prevedere nella pianta organica il Ruolo dei Ricercatori così come previsto dal Accordo Integrativo sottoscritto il 13 febbraio u.s..

Dietro nostra specifica richiesta il Commissario ci ha informati che l’iter di approvazione dell’Accordo Integrativo sta per concludersi e, a tal proposito riteniamo contrario agli interessi dei lavoratori ogni tentativo, da parte di chiunque, di mettere in discussione in qualsiasi modo gli accordi sottoscritti, così come ha dichiarato di fare la CISL al tavolo in assenza di ulteriore discussione sulla ristrutturazione.

Gli elementi prioritari proposti dal Commissario ci appaiono una buona base di partenza soprattutto per quello che riguarda il rafforzamento dell’autonomia rispetto al Ministero, i correttivi che si vorranno apportare alla struttura organizzativa per renderla più flessibile e più snella ed infine la maggiore valorizzazione delle competenze interne.

Il Commissario ha proposto un metodo di lavoro condiviso la cui prima fase prevede le nostre osservazioni sugli elementi da lui proposti entro 15gg e, sulla base delle osservazioni pervenute, saremo riconvocati per discutere una prima bozza di Statuto al fine di raggiungere la più ampia condivisione sul testo finale. Apprezziamo l’impegno e la volontà manifestata dal Commissario a voler intraprendere un percorso condiviso sullo Statuto allargando più possibile il confronto e il coinvolgimento dei lavoratori e dei suoi rappresentanti.

Come FLC Cgil faremo pervenire, come sempre, il nostro contributo ed abbiamo però richiamato l’attenzione sulla questione relativa all’applicazione dei contratti al personale di livello dirigenziale che sono presenti all’APAT per i quali abbiamo chiesto la convocazione di un tavolo specifico.

Nel merito della proposta di riorganizzazione presentata ai Sindacati, la FLC Cgil mantiene le proprie riserve relativamente ai tentativi, troppo timidi, di introdurre elementi di novità, timidezza dovuta in parte, ma solo in parte, a condizioni giuridiche oggettivamente presenti che vanno rimosse lavorando velocemente per l’approvazione di un nuovo Statuto, così come si sta facendo.

A seguito dei due Attivi appositamente convocati, come FLC Cgil abbiamo assunto un atteggiamento responsabile che, a partire da una insoddisfazione di fondo rispetto agli obiettivi e alle aspettative sul piano programmatico e organizzativo, tiene conto della stasi del lavoro che si protrae da troppo tempo e che richiederebbe ben altre soluzioni basate su nuove regole statutarie che il Commissario si è impegnato a condividere.

Poiché riteniamo inaccettabile mantenere una situazione di stallo in cui la vecchia struttura è di fatto delegittimata e non operante e la nuova ancora non c’è, sollecitiamo l’APAT ad apportare correttivi all’assetto strutturale proposto che consideriamo comunque provvisorio e di procedere alla designazione dei responsabili di struttura secondo criteri di trasparenza e di competenza, nell’ottica di pervenire a una nuova condizione istituzionale dell’Agenzia (ente di ricerca con piena autonomia) di cui chiaramente, sulla base della volontà espressa dal Commissario sul nuovo Statuto si è vista una inversione di rotta rispetto al passato.

Il Comitato degli Iscritti FLC CGIL

Apat FLC CGIL Roma Sud

Roma, 18 maggio 2007

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