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Scuole toscane e personale ATA: poche assunzioni, molto precariato e organico in deroga ancora ampiamente inadeguato

Sono ben 1188 in Toscana posti disponibili in organico di diritto che rimarranno scoperti e andranno a supplenza.

04/08/2023
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A cura di FLC CGIL Toscana

Immissioni in ruolo personale ATA

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito per il prossimo anno scolastico ha annunciato un piano di assunzioni di personale ATA che a stento riesce a coprire il prossimo turn over (cioè il personale che andrà in pensione dal prossimo settembre), e che è assolutamente insufficiente.

Se prendiamo in considerazione la Regione Toscana i numeri parlano da soli: per gli Assistenti Amministrativi su 425 posti vacanti ne verranno coperti solo 159 (il 37% del totale); per i Collaboratori Scolastici su 1268 posti vacanti le immissioni in ruolo saranno solo 503 (il 40%); per gli Assistenti Tecnici su 202 posti vacanti solo 45 saranno le assunzioni (il 22%!)

In totale i posti liberi e disponibili per le immissioni in ruolo del personale ATA sono pari a 1895 unità ma solo 707 saranno effettivamente assegnati in ruolo, ovvero una percentuale di poco superiore al 37% del totale dei posti.

Se poi si prendono in considerazione i singoli profili professionali, si ha percezione della mancata presa in carico delle ormai pluriennali problematiche relative al taglio degli organici del personale ATA, con aumento di precarietà e discontinuità del lavoro: per quanto riguarda i Collaboratori Scolastici rimarranno scoperti 765 posti, per gli Assistenti Tecnici 157, mentre per gli Assistenti Amministrativi parliamo di 266 posti vacanti non assegnati.

Vediamo la situazione nel dettaglio attraverso la seguente tabella, che rielabora i dati ufficiali forniti dal Ministero dell’Istruzione

Assistenti Amministrativi

Assistenti Tecnici

Collaboratori Scolastici

Posti liberi

Imm. in ruolo

Posti che resteranno vacanti (coperti da precari)

Posti liberi

Imm. in ruolo

Posti che resteranno vacanti (coperti da precari)

Posti liberi

Imm. in ruolo

Posti che resteranno vacanti (coperti da precari)

AREZZO

42

16

26

20

4

16

118

47

71

FIRENZE

123

46

77

70

15

55

375

149

226

GROSSETO

27

10

17

15

3

12

83

33

50

LIVORNO

37

14

23

12

3

9

88

35

53

LUCCA

31

12

19

17

4

13

95

38

57

MASSA-CARRARA

19

7

12

13

3

10

81

32

49

PISA

52

19

33

17

4

13

138

55

83

PISTOIA

24

9

15

14

3

11

97

38

59

PRATO

34

13

21

12

3

9

96

38

58

SIENA

36

13

23

12

3

9

97

38

59

Totale

425

159

266

202

45

157

1268

503

765

Dunque ben 1188 posti disponibili in organico di diritto nelle scuole toscane rimarranno scoperti e andranno a supplenza. La “supplentite” continua!
Come se non bastasse, pochi giorni fa abbiamo denunciato l’ennesima incombenza piovuta sulle segreterie scolastiche, che - secondo alcuni uffici scolastici provinciali - dovranno farsi carico di alcune procedure pensionistiche che sono in realtà a carico dell’INPS.

Già a cose normali le segreterie sono a ranghi ridotti, a causa anche della mancata proroga dei contratti dei colleghi precari, e d’estate si trovano a gestire il grosso del lavoro per l’avvio dell’anno scolastico successivo; ora dovranno anche occuparsi di questioni non di loro competenza? E per quanto riguarda i Collaboratori Scolastici va considerato che a causa del dimensionamento scolastico nasceranno altri istituti comprensivi con più di 2000 studenti e anche con una ventina di plessi distribuiti sul territorio; come verrà assicurata la dovuta turnazione per l’apertura e la chiusura dei plessi?

Un capitolo a parte merita la questione degli Assistenti Tecnici. Nell’ambito degli ingenti finanziamenti PNRR già elargiti alle scuole, la nostra regione è destinataria nel complesso di una quantità di risorse mai vista prima, destinate alla trasformazione digitale delle aule, pari alla rilevante cifra di 72milioni e 700 euro, e alla costituzione di laboratori digitali nelle superiori, pari a 24 milioni e 300mila euro.

Resta inspiegabile come si pensi di allestire e gestire questi ambienti digitali, senza che gli istituti possano fare ampio affidamento agli Assistenti Tecnici, la cui figura dovrebbe essere estesa anche a tutte le scuole del primo ciclo.

Organico in deroga

Per far fronte alle suddette problematiche, in aggiunta al personale assegnato alle scuole direttamente dal Ministero gli istituti hanno la possibilità di richiedere all’Ufficio Scolastico Regionale organico “in deroga” (cioè aggiuntivo), sulla base di effettive esigenze regolarmente documentate.

L’USR Toscana ha sicuramente compreso la necessità di supportare le scuole in misura maggiore rispetto al passato e ha emanato un provvedimento con il quale assegna un organico in deroga più ampio (+145 unità di personale rispetto al 2022), ma siamo ancora lontani dal rispondere alle necessità illustrate dalle singole istituzioni scolastiche.

In assenza di adeguata informazione da parte dell’amministrazione scolastica, secondo le elaborazioni della FLC Cgil i Dirigenti Scolastici di tutta la Toscana hanno inviato agli uffici preposti richieste che assommano indicativamente a circa 400 Assistenti Amministrativi, 300 Assistenti Tecnici e 1400 Collaboratori Scolastici: quasi 1 assistente amministrativo per scuola, 1 assistente tecnico ogni due, nonché 3 collaboratori scolastici in più per istituto, in linea con altre regioni con una rete scolastica simile a quella toscana.

A oggi invece siamo ancora fermi a una media largamente insufficiente, visto che l’USR ha autorizzato poco più di 1 CS per scuola, 1 Assistente Amministrativo ogni cinque scuole e 1 Assistente Tecnico ogni dieci.

Sarebbe necessario ascoltare le reiterate istanze delle scuole che vivono in misura sempre crescente la drammaticità di dare avvio all’anno scolastico con organici ridotti e con una dotazione aggiuntiva irrisoria, oltre alle ulteriori incombenze burocratiche, contabili ed amministrative non di propria pertinenza.

Considerati perciò questi dati e le legittime richieste delle istituzioni scolastiche, sarebbe opportuno intervenire nuovamente e dare risposte all’altezza delle necessità, sia da parte del legislatore, sia da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, per mettere fine a politiche sbagliate, dare continuità ai servizi scolastici, stabilizzare migliaia di precarie e precari, assicurare un’esperienza scolastica significativa a studenti e famiglie