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Organici e licenziamento dei precari: il 5 giugno sit-in a Ravenna, l'11 iniziativa a Messina

Le iniziative per dire NO all'idea di scuola proposta da Tremonti-Gelmini.

03/06/2009
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La FLC Cgil di Ravenna ha promosso per il giorno 5 giugno 2009 un sit-in di protesta sulla politica di taglio degli organici e contro il licenziamento dei lavoratori precari.

L'iniziativa scaturisce anche dall'assemblea dei lavoratori precari del 27 maggio scorso, dalla quale è stato elaborato un articolato documento rivendicativo.

Andiamo in Sicilia. Dopo le disastrose informative sugli organici, sindacati e società civile di Messina uniti per dire NO all'idea di scuola proposta da Tremonti-Gelmini. Incontro l'11 giugno alle ore 17 presso il Salone degli Specchi della Provincia di Messina (Corso Cavour, 87) per coinvolgere anche i deputati nazionali e regionali in una iniziativa pubblica di denuncia e di proposta che lancia anche una raccolta firme tra i delegati RSU, i lavoratori e le famiglie.

Le richieste contenute nel testo dell'appello:

  • abrogazione dell'art. 64 della legge n. 133/08 e di tutti i decreti ad esso collegati per il ripristino degli organici precedenti;

  • ritiro del Disegno di Legge n. 953 del 12.5.2008;

  • adeguamento delle riduzioni di organico alle situazioni di fatto relative alla sicurezza degli edifici scolastici, al diritto allo studio degli alunni diversamente abili e alle caratteristiche orografiche del territorio;

  • immissione in ruolo su tutti i posti vacanti, in particolare sul sostegno;

  • tutela del personale precario.

Roma, 3 giugno 2009
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Documento dell'assemblea dei lavoratori precari della scuola di Ravenna promossa dalla FLC Cgil

Nella giornata di ieri, 27 maggio, la FLC CGIL di Ravenna, ha incontrato i precari della scuola per discutere della situazione attuale in cui versa la scuola pubblica in relazione alle decisioni assunte dal Governo, con particolare riferimento agli organici per il prossimo anno scolastico e alla condizione nella quale verrà a trovarsi il personale precario.

Dall’incontro è scaturito il seguente documento:

NELLA SCUOLA PER SCELTA PRECARI PER FORZA”

In questi anni il settore dell’istruzione è stato fortemente caratterizzato da una precarizzazione selvaggia che ha penalizzato la qualità della scuola.

Precarizzare il personale della scuola, sia docente che Ata, significa limitarne la motivazione, la crescita professionale oltre a minare un progetto di vita a medio-lungo termine.

L’assemblea dei lavoratori precari docenti e Ata promossa dalla FLC Cgil di Ravenna ritiene che in questo momento sia importante l’unità di tutti i precari per dare maggiore forza alle loro richieste e alle loro aspettative. Proprio per garantire i diritti di tutti ritengono importante avviare un reclutamento che segua un doppio canale, utilizzando sia le graduatorie provinciali, fino al completo esaurimento, sia le graduatorie che si verranno a creare attraverso il nuovo sistema di reclutamento.

La FLC CGIL chiede:

  1. che vengano ritirati i tagli del personale docente ed Ata;

  2. l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti sia per i docenti che per gli Ata;

  3. l’equiparazione dei diritti fra personale a tempo indeterminato e personale a tempo determinato (assenze, permessi, ferie, ecc…), in particolar modo la ricostruzione di carriera per dare piena applicazione agli obiettivi previsti dall’articolo 126 del CCNL 2006/2009.

  4. ripristino delle supplenze sugli spezzoni fino a 6 ore;

  5. che venga respinto ogni tentativo di ricorrere agli appalti di pulizia nelle scuole di ogni ordine e grado;

  6. definizione di ammortizzatori sociali e di strumenti di sostegno all’occupazione;

  7. ritiro del disegno di legge Aprea.

Difendere i settori della conoscenza dalle politiche di precarizzazione del lavoro significa difendere i valori e la funzione educativa della conoscenza. Le capacità di innovazione e di sviluppo vanno salvaguardate anche attraverso la difesa del lavoro impedendo che la precarietà dilaghi diventando il modello principale del sistema della conoscenza.

Ravenna, 3 giugno 2009

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Tag: organici, tagli