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10 febbraio 2014: presidio per l'attivazione dei PAS in Piemonte

Appuntamento alle ore 15 all'USR di Torino, in via corso Vittorio Emanuele II 70.

06/02/2014
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A cura della FLC CGIL del Piemonte e di Torino

Il problema dei PAS, i percorsi abilitanti speciali riservati al personale con anzianità di servizio, sta esplodendo in ogni regione. La contraddizione tra i decreti del MIUR, che indicono l'attivazione dei PAS su tutto il territorio nazionale per tutti gli avanti diritto, e le scelte delle Università, che nella loro autonomia recepiscono o no, arbitrariamente, le direttive ministeriali, ha prodotto il caos.

Il risultato è la beffa ma soprattutto il danno per i lavoratori coinvolti, “proletari della conoscenza” confinati in una condizione di permanente insicurezza.

In Piemonte sono state accolte dall'USR 5.573 domande di accesso ai PAS, sulle 5.670 inoltrate. Oltre 2300, cioè poco meno della metà, riguardavano la scuola primaria e la scuola dell'infanzia.

Dopo avere fatto domanda in estate, convinti di frequentarli dall'autunno, a gennaio gli aspiranti scoprono... che i corsi non partiranno (infanzia e primaria), che partiranno solo l'anno prossimo e forse non per tutti (lingue moderne), che non si sa neppure se prima o poi partiranno o no (C450 e classi di concorso con meno di dieci iscritti), che per i più fortunati sicuramente partiranno... ma chissà quando, dato che a febbraio non c'è ancora un calendario (e – secondo le direttive ministeriali – i corsi, di durata annuale, dovrebbero chiudersi entro luglio)!.

E' assurdo, vergognoso, irresponsabile, che un trattamento del genere sia riservato a docenti che da anni garantiscono il funzionamento della scuola pubblica. Maestri e professori, a cui viene richiesto impegno e motivazione nel lavoro, senza alcun riconoscimento professionale.

Le conseguenze sono gravissime: in questa situazione potrebbero ritrovarsi esclusi dalla possibilità di lavorare coloro che, pur con anni di servizio, non saranno abilitati al momento della riapertura delle graduatorie.

Quasi tutte le regioni versano in situazioni analoghe, con varianti a macchia di leopardo sulle classi di concorso più penalizzate. Il presidio di oggi davanti all'USR Piemonte si svolge contemporaneamente ad altre mobilitazioni per i PAS in tutta Italia, indette dalla FLC CGIL e culminerà nella iniziativa nazionale del 13 febbraio a Roma..

Lanciamo un appello alla solidarietà di tutti i precari, al di là della collocazione in graduatoria: la  lotta contro la proletarizzazione del lavoro della conoscenza e contro la precarietà, di cui questo presidio è un momento, va al di là del singolo problema e deve unire segmenti diversi del mondo del lavoro e dell'istruzione.

PRESIDIO DAVANTI ALL'USR – CORSO VITTORIO EMANUELE II 70, Torino

LUNEDI' 10 FEBBRAIO, ORE 15

Con la mobilitazione di oggi chiediamo:

  • che il MIUR metta fine al caos e faccia in modo che i PAS siano attivati per tutti gli insegnamenti e su tutto il territorio nazionale
  • che il valore dell'abilitazione conseguita con i PAS sia riconosciuto a pieno titolo e che i tempi diversi dell'attivazione dei corsi non provochino discriminazioni penalizzanti per chi, pur avendo pieno diritto, partirà in ritardo.
  • che l'USR Piemonte metta in atto gli “strumenti flessibili” indicati dall'art. 6 del DDG 58/2013 e dal Decreto Dipartimentale n. 45/2013, come espressamente indicato dalle ultime note ministeriali, per trovare una soluzione ai problemi e dare finalmente risposte certe agli aspiranti.