FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3779421
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità-Attacco ai diritti

Unità-Attacco ai diritti

Attacco ai diritti di Rinaldo Gianola Care amiche, cari amici, vi sto truffando. Berlusconi invade le case degli italiani all'ora di cena per annunciare l'ultimo imbroglio, quello sulle pensioni....

30/09/2003
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Attacco ai diritti
di Rinaldo Gianola

Care amiche, cari amici, vi sto truffando. Berlusconi invade le case degli italiani all'ora di cena per annunciare l'ultimo imbroglio, quello sulle pensioni. Parla come un padre di famiglia che deve far quadrare i conti, come se i soldi delle pensioni fossero una sua concessione e non quelli dei lavoratori. Sostiene l'ineluttabilità della "riforma", perchè altrimenti salta tutto e i pensionati di oggi e di domani (i giovani, che oggi sono precari o disoccupati) non potranno, nel 2030, avere la certezza del reddito.
Lui, Berlusconi, può farla la "riforma" quella vera, perché possiede poteri taumargici, è "Unto dal signore" e sostiene di avere la fiducia degli italiani. Di più, ai telespettatori promette che dal 2008, potranno certo andare in pensione con 40 anni di contributi (un sacrificio, ma cosa non si farebbe per accontentare il premier?), ma se qualcuno arrivato a 65 anni volesse continuare a lavorare allora ci sarebbe anche un premio del 32% sulla retribuzione. Ragazzi, questo è il Nirvana, perché nessuno ci ha pensato prima?
Ci voleva un abile piazzista come Berlusconi per vendere un prodotto così difficile come l'attacco alla previdenza, uno scoglio su cui si era infranto il suo primo governo nel 1994. Ma il premier ci riprova, è convinto che sia cambiata l'aria, che la ventata neoliberista che spira in Europa, dove le pensioni sembrano essere la sola vera emergenza, gli possa garantire appoggi importanti. La strategia di Berlusconi e Tremonti è chiara: constatato il fallimento delle loro promesse elettorali (vi ricordate? boom economico, meno tasse, più lavoro...), preoccupati per lo sfondamento del 3% del rapporto debito-Pil, estraggono dalla tasca la ricetta magica delle pensioni. Così si sparigliano le carte in tavola. Con questa "riforma" il ministro Tremonti si presenterà la prossima settimana al vertice dei ministri finanziari europei e potrà gonfiarsi il petto: "Avete visto, faccio la riforma e i sindacati mi attaccano con lo sciopero generale". Chi è stato vicino in questi giorni a Berlusconi e a Tremonti racconta che il vertice del governo ha cercato lo scontro con i lavoratori, convinto che si possa fare un atto di forza. Se Raffarin in Francia ha colpito le pensioni degli statali, se il socialdemocratico Schröder in Germania ha tagliato la sanità, allora, ha pensato Berlusconi, perché non posso provarci anch'io? E la concertazione, il consenso delle parti sociali? Aria fritta, c'è solo un "tavolino" che dura dal mercoledì al venerdì su cui Cgil, Cisl e Uil potranno esprimere il loro dissenso. Ma è tutto una fregatura, una farsa, fin dall'inizio della legislatura. Tanto che ieri sono stati i moderati Angeletti e Pezzotta i primi a parlare di siopero e non il "massimalista" Epifani. Per il governo questa è una scommessa pericolosa. Primo perché non sono paragonabili gli interventi fatti in Francia e in Germania (Paesi dove la spesa pensionistica e sanitaria è di gran lunga superiore alla nostra) con la manomissione della previdenza; secondo perché, nonostante la sistematica occupazione da parte di Berlusconi dei mezzi di comunicazione e il conformismo trionfante, permane nei sindacati e nella sinistra la capacità di aggregare e mobilitare ampi strati della società italiana, milioni di cittadini che non possono tollerare di apprendere che saranno tagliati i loro diritti, come quello di andare in pensione, da una comunicazione televisiva del premier. Nel giorno del suo compleanno Berlusconi ha aperto una stagione difficile, di drammatiche rotture sociali per il Paese. Dopo aver aperto le ostilità con un atto così clamoroso, il premier deve attendersi mesi di proteste e di scioperi. Si parte sabato prossimo, a Roma con la manifestazione dei sindacati europei. Per i lavoratori, i pensionati, i giovani l'appuntamento si carica di un significato assai più importante.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL