FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3926239
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Studenti in calo dopo 15 anni 20 mila in meno

Studenti in calo dopo 15 anni 20 mila in meno

Non crescono più gli alunni stranieri

13/09/2015
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

DOPO tre lustri, gli alunni italiani iniziano a calare. Ventimila bambini e studenti in meno rispetto ad un anno fa in assoluto non rappresentano un dato preoccupante: appena lo 0,25 per cento di calo in 12 mesi. Ma bastano e avanzano per agitare, tra presidi e addetti ai lavori, lo spettro del calo della popolazione scolastica, tenuta in piedi finora dall’incremento continuo degli alunni stranieri.

Da domani, gli alunni che frequenteranno le classi delle scuole statali italiane saranno 7milioni e 862mila: circa 20mila in meno rispetto al 2014. E se gli alunni iniziano a calare le classi saranno destinate a diminuire e con esse le cattedre. Un mix micidiale per la scuola italiana che in Europa annovera i docenti più anziani in assoluto e i precari che in media hanno quarant’anni di età.
Ma andiamo con ordine. Dal 1998/1999 all’anno scorso, gli alunni delle scuole italiane sono aumentati costantemente, passando da 7 milioni e 540 mila a 7 milioni e 882mila. Con 342mila presenze in più in appena sedici anni. Nello stesso periodo, gli alunni stranieri in carico alle statali sono passati da 77mila a 722mila (dato del 2013/2014): ben 645mila in più in un lasso di tempo inferiore. Basta poco per capire che la crescita della popolazione scolastica del nostro paese è stata sostenuta dalla presenza straniera. Un tumultuoso incremento, che ha quasi decuplicato gli alunni di tutte le nazionalità e etnie tra i banchi di scuola, ma che negli ultimi anni si è affievolito. Infatti, per la prima volta l’anno scorso, si è registrato un calo di alunni stranieri nel primo ciclo — scuola primaria e secondaria di primo grado — pari a 10mila unità. Mentre al superiore l’incremento si è praticamente arrestato.
A renderlo noto un anno fa è stato il premier Matteo Renzi che annunciava una proposta di legge sullo ius soli — la cittadinanza concessa a coloro che nascono in Italia — considerato che metà degli alunni stranieri censiti dal ministero dell’Istruzione sono in realtà nati nel nostro paese. Il dato ufficiale degli alunni stranieri relativo all’anno scolastico 2014/2015 non è stato ancora reso noto da viale Trastevere, ma è probabile che nelle scuole statali e paritarie, il loro numero sia ancora a quota 802mila o abbia iniziato a calare. E con questi anche la totalità degli alunni, italiani e no. Se sarà questo il leitmotiv dei prossimi anni, complice la legge Fornero che consentirà ai docenti di lasciare la cattedra a 67 anni, il ricambio generazionale degli insegnanti si bloccherà e la loro età media sarà inesorabilmente destinata a crescere ancora.

La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL