Repubblica-La grande marcia del Cinese in Mugello a difendere i diritti

Oggi il segretario uscente arriva al raduno della Cgil: dibattiti e partite di calcio cofferati
La grande marcia del Cinese in Mugello a difendere i diritti

ILARIA CIUTI

"VIVIAMO un momento assai preoccupante nel mondo dell'informazione". Sergio Cofferati arriva oggi in Mugello e già anticipa i tempi di cui parlerà a Borgo San Lorenzo al dibattito su "Diritti e libertà di informazione". Di nuovo in Toscana. Davanti alla folla sterminata di piazza Santa Croce, per lo sciopero generale il 16 aprile. Tra le colline verdi del Mugello, oggi. Ma in ballo ci sono sempre i diritti, allora l'articolo 18, ora quelli dell'informazione. Il segretario nazionale della Cgil torna in Toscana e torna al chiodo fisso, quello che senza difendere e ampliare i diritti delle persone non esista né libertà, né democrazia, né sviluppo. E neanche un'informazione corretta. "I modi con cui vengono occupati i giornalisti preoccupano - dice - Sempre più si estendono le violazioni del contratto.
L'uso distorto di norme, di contratti a termine rinnovati per anni, e perfino di contratti diversi da quello dei giornalisti determina una situazione anomala e di vero e proprio sfruttamento. Provoca uno stato di debolezza da parte dei lavoratori. Precariato e ricatto facilitano la possibilità di trasformare l'informazione in propaganda o pubblicità" .
Il segretario uscente, che molti già vedono in politica mentre lui giura di no, sta saldamente ancorato ai suoi temi di sindacalista. D'altra parte la sua insistenza sul tema dei diritti è in sintonia con l'intera kermesse del Mugello che è iniziata ieri. La quale non solo si intitola "Per un mondo di diritti": degli emigrati, dei lavoratori, dei giovani, nella scuola, nell'informazione, nella produzione e nel consumo. Ma soprattutto punta al confronto sul governo delle cose, globalizzazione compresa, più che sullo sparare contro. Due giornate, ieri e oggi, di dibattiti organizzati dalla Cgil metropolitana e del MugelloValdisieve, a Borgo San Lorenzo nella nuova area Ponte Rosso e, se piovesse, nell'immenso auditorium del liceo Giotto Ulivi. Con tanto di partita di calcio, oggi alle 18.30 allo stadio di San Piero a Sieve, tra le squadre della Cgil nazionale e degli "artisti toscani e solidarietà", capitani Cofferati e Piero Pelù. Poi, domani, la marcia di Barbiana per una scuola democratica, decisa da ex allievi di Don Milani, abitanti e istituzioni della zona, cui aderisce anche la giunta di Palazzo Vecchio, sindaco Domenici, vicesindaco Matulli e assessore Lastri in testa.
Oltre al presidente della Provincia Gesualdi, al sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e centinaia di altri. Una maratona fissata assai prima della festa azzurra in contemporanea al Saschall, ma che fa dire al segretario Cgil di zona, Antonio Lazzaro: "Qui non c'è l'altra Toscana, c'è la Toscana" .
Oggi alle 16, insieme a Cofferati, ci saranno Paul Ginsborg, Antonio Tabucchi, Bianca Berlinguer, Paolo Hendel. Tabucchi è di casa. Già ieri mattina ha parlato della cultura dell'accoglienza contro la paura del diverso nel dibattito sugli immigrati, "La risorsa dell'altro, la ricchezza dell'altro" con gli assessori di Firenze e di Borgo, Marzia Monciatti e Paola Scotti, Giuseppe Casadio della segreteria nazionale Cgil e Don Santoro. Mentre di diritti del lavoro, di prodotti etici e di responsabilità dei consumatori hanno discusso nel pomeriggio il presidente nazionale Arci Tom Benettollo, quello dell'Unicoop Turiddu Campaini, Renato Ricci, direttore Gucci, l'assessore regionale ala sanità Enrcio Rossi, il parlamentare europeo Guiodo Saconi e Valeria Fedeli, segretaria nazionale FilleaCgil.