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Piano Nazionale Scuola Digitale: raffica di avvisi. Ma le scuole lo sanno?

Impegnati circa 30 milioni di euro di cui 24 milioni non spesi nel 2019. Le risorse in parte integrano quelle del PON “Per la Scuola”, in parte sono utilizzate a nuovi avvisi.

03/08/2020
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La Direzione Generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale, secondo modalità tipiche da quando la Legge 107/15 ha introdotto il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), ha emanato nel mese di luglio ben tre avvisi (due già scaduti) con tempi di adesione da parte delle scuole pari a una settimana.

Ricostruiamo la vicenda.

Il Decreto Ministeriale 27 del 9 giugno 2010

Innanzitutto il 9 giugno, ma il testo è stato pubblicato solo il 24 luglio 2020, viene emanato un apposito decreto ministeriale 27 del 9 giugno 2020 con il quale risorse non spese nel 2019 per il PNSD e risorse disponibili in termini di competenza per il 2020, vengono impegnate per “particolari situazioni di emergenza anche educativa” collegata alla pandemia da coronavirus.

In particolare:

  • € 24.000.255,00 provengono dalla mancata attivazione di due importanti iniziative previste per il 2019:
  • realizzazione di biblioteche innovative per l’apprendimento (art. 1 del DM 279/19)
  • realizzazione di ambienti innovativi per le discipline STEM per le scuole del primo ciclo (art. 1 del DM 279/19)
  • € 5.984.484,00 provengono capitolo 4007 “Spese per l'innovazione digitale e la didattica laboratoriale” – piano gestionale 1 – del bilancio del Ministero dell’istruzione per l’anno 2020.

Riguardo alle risorse del 2019 il DM 27/20 stabilisce che:

  • quota parte possono essere utilizzate alle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado delle regioni c.d. “più sviluppate” ad integrazione delle risorse del PON “Per la Scuola” 2014-2020.

Queste risorse saranno corrisposte alle istituzioni scolastiche statali secondo le seguenti modalità:

  1. 50% dell’importo dovuto a titolo di acconto;
  2. 50% a saldo, previa rendicontazione delle spese sostenute.
  • quota parte possono essere destinate a ulteriori scuole referenti, individuate quali poli per la didattica digitale integrata e a distanza, al fine di supportare le scuole nella fornitura e nell’acquisto delle dotazioni e degli strumenti digitali, tramite procedura selettiva urgente.

Queste risorse saranno corrisposte alle istituzioni scolastiche referenti individuate secondo le seguenti modalità:

  1. 50% dell’importo dovuto a titolo di acconto;
  2. ulteriore 30% previa rendicontazione di almeno l’80% delle spese sostenute a valere sul primo anticipo, a titolo di secondo acconto;
  3. 20% a saldo, previa rendicontazione delle spese sostenute.

Il DM 27/20 destina le risorse 2020 al finanziamento di progetti nazionali di didattica digitale e a distanza anche attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche innovative, individuate a seguito di una o più procedure selettive.

Queste risorse saranno corrisposte alle istituzioni scolastiche statali secondo le seguenti modalità:

  1. 50% dell’importo dovuto a titolo di acconto;
  2. 50% a saldo, previa rendicontazione delle spese sostenute.

L’attuazione di quanto prescritto dal DM 27/20 è demandata alla Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale del Ministero dell’istruzione.

Gli avvisi in applicazione del DM 27/20

Quota parte delle risorse del 2019 (€ 7.663.194,04) sono state utilizzate per l’Avviso pubblico finalizzato alla realizzazione di smart class per la scuola del secondo ciclo (nota 11978/20). A questo link uno specifico approfondimento.

Successivamente la Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale ha emanato i seguenti avvisi

  • Avviso pubblico 19551 dell’8 luglio 2020 (pubblicato il 9 luglio 2020) per la raccolta di manifestazioni di interesse per l’individuazione di istituzioni scolastiche di riferimento a livello nazionale quali poli per la didattica digitale integrata, al fine di supportare le scuole, che presentino particolari situazioni di emergenza, nella fornitura e nell’acquisto delle dotazioni e degli strumenti digitali nell’ambito del piano nazionale per la scuola digitale. La manifestazione di interesse doveva essere compilata e inoltrata entro e non oltre le ore 15.00 del giorno 15 luglio 2020. Erano ammesse a partecipare alla selezione pubblica le istituzioni scolastiche statali del secondo ciclo di istruzione.
  • Avviso pubblico 26034 del 23 luglio 2020 (pubblicato il 24 luglio 2020) per la raccolta di manifestazioni di interesse per la promozione di reti nazionali di scuole per la diffusione delle metodologie didattiche innovative con l’utilizzo delle tecnologie digitali nell’ambito del piano nazionale per la scuola digitale. La manifestazione di interesse doveva essere compilata e inoltrata entro e non oltre le ore 15.00 del giorno 30 luglio 2020. Potevano presentare la propria manifestazione di interesse le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione, anche in rete fra loro.
  • Avviso pubblico 26163 del 28 luglio 2020 (pubblicato il 29 luglio 2020) per la realizzazione di azioni di inclusione digitale nelle scuole più esposte al rischio di povertà educativa. Sono ammesse alla selezione pubblica le istituzioni scolastiche ed educative statali del primo e del secondo ciclo di istruzione che devono presentare la propria proposta progettuale e inoltrarla entro e non oltre le ore 15.00 del giorno 7 agosto 2020, compilando l’apposita istanza on line tramite l’applicativo “Protocolli in rete” disponibile su SIDI – Area Servizi Accessori. Le azioni di inclusione digitale dell’avviso sono articolate in due moduli:
  • Modulo A: acquisizione di dotazioni e strumenti digitali, compresa la connettività, finalizzati al BYOD (Bring your own device). Contributo previsto € 20.000,00
  • Modulo B: attività didattiche mirate allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti più vulnerabili, in coerenza con il quadro di riferimento europeo “DigComp 2.1.”. Contributo previsto € 8.000,00

Ciascun progetto presentato dalle scuole dovrà prevedere entrambi i moduli. Pertanto è previsto un finanziamento di € 28.000,00 per ciascuna istituzione scolastica partecipante che si colloca in posizione utile nella graduatoria compilata utilizzando la seguente griglia di valutazione.

Criterio

Punteggio massimo

a) livello di disagio negli apprendimenti sulla base dei dati delle rilevazioni integrative condotte dall’INVALSI

20

b) status socio economico e culturale della famiglia di origine degli studenti, rilevato dall’INVALSI

15

c) tasso di abbandono scolastico, registrato nella scuola proponente nel corso dell’anno scolastico, sulla base dei dati disponibili nell’Anagrafe degli studenti

15

d) indicatore di possesso di alcuni specifici beni materiali (homepos), calcolato dall’INVALSI

20

e) numero complessivo di studenti beneficiari degli interventi

Meno di 20 = 0 punti

Fra 21 e 50 = 3 punti

Fra 51 e 100 = 5 punti

Più di 100 = 10 punti

f) numero di ore di attività didattica dedicata alle competenze digitali per ciascun gruppo/classe nell’arco dell’anno scolastico

Meno di 33 = 0 punti

Fra 33 e 66 = 5 punti

Più di 66 = 10 punti

g) inserimento di un curricolo digitale nel Piano triennale dell’Offerta Formativa, in coerenza con il quadro di riferimento europeo DigComp 2.1

No = 0 punti

Sì = 5 punti

h) attivazione degli interventi, in caso di ammissione al finanziamento, entro il 30 settembre 2020

No = 0 punti

Sì = 5 punti

Commento

Innanzitutto trova conferma il pesante rallentamento delle attività del Piano nazionale Scuola Digitale nel 2019. Alla fine non è stata attivato neanche l’intervento sulle biblioteche innovative per l’apprendimento che tanto interesse aveva suscitato negli anni precedenti. Questo rallentamento non è stato determinato solamente dalle vicende politiche che il nostro Paese ha vissuto nel 2019, ma anche da una sostanziale mancanza di un quadro di riferimento valoriale e temporale rispetto all’implementazione nell’attività educativa dei processi di digitalizzazione. La cosa è tanto più grave poiché tali processi si stanno sviluppando con una velocità senza precedenti e, sostanzialmente, senza regole. Al tempo stesso assistiamo alla presenza sempre più pervasiva di grandi piattaforme multinazionali che di fatto stanno egemonizzando e orientando le scelte sull’acquisto delle dotazioni e dispositivi digitali compresa la connettività, nonché le concrete “pratiche didattiche”.

Le modalità di selezione delle scuole con avvisi pubblicati in ritardo e con tempi strettissimi per potervi partecipare, non sono più accettabili. In particolare l’avviso in scadenza il 7 agosto sull’inclusione digitale e che prevede un finanziamento di 28.000 euro, non è conosciuto dalla gran parte delle istituzioni scolastiche che peraltro sarebbero impossibilitate a presentare progetti condivisi con gli organi collegiali. Per l’ennesima volta e in perfetta continuità con la Legge 107/15 si veicola un messaggio pessimo: perché perdere tempo nel convocare collegi o dipartimenti, perché tentare di rendere le scelte quanto più condivise possibili, se tutto si può fare attraverso la compilazione di un format o seguendo semplicemente una procedura informatica?

Infine, ma non meno importante, gli impegni di spesa per ciascun avviso rimangono avvolti da una coltre di nebbia spesso impenetrabile. Di nessuno degli avvisi è indicato un budget nazionale di riferimento e solo per l’avviso sull’inclusione digitale si conosce il finanziamento per ciascun progetto.