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Dispersione in Veneto
Cristina Paoletti, del Coordinamento nazionale Immigrati FLC CGIL interviene con l'obiettivo di fornire un quadro del fenomeno della dispersione nel Veneto, focalizzando l'attenzione sugli studenti di cittadinanza non italiana (CNI). A questo fine ricorre ad un monitoraggio regionale realizzato dall'USR Veneto sulla dispersione nelle province venete nell'anno scolastico 2007-2008, ad altre fonti statistiche più recenti e a dati parziali, raccolti da lei stessa, relativi ad un certo numero di scuole secondarie di primo e di secondo grado per gli anni scolastici 2007-2008, 2008-2009, 2009-2010 nella provincia di Venezia.
Attraverso le fonti, Paoletti ha analizzato, nel loro insieme, gli indicatori di base all'origine del fenomeno, quali il ritardo scolastico, le non ammissioni, le interruzioni della frequenza sino ai veri e propri abbandoni dei percorsi di istruzione e formazione.
Dal confronto tra tali dati con quelli relativi specificatamente agli alunni di CNI è emersa la condizione di maggiore svantaggio di questi ultimi ed il forte rischio di marginalità sociale o di quella che è stata definita una prospettiva di “integrazione subalterna” cui essi sono esposti.
Il fenomeno della dispersione è stato quindi inquadrato nel contesto europeo e nazionale prendendo in esame le percentuali dei c.d. “early school leavers” nel Veneto. Infine la relatrice ha indicato i progetti e le azioni, promossi in un'ottica integrata, da istituzioni scolastiche, Regione e Amministrazioni Provinciali al fine di prevenire e contrastare la dispersione.
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