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UNIVERSITA'/ ROCCA: BENE RIFORMA MORATTI MA SERVE DI PIU'

UNIVERSITA'/ ROCCA: BENE RIFORMA MORATTI MA SERVE DI PIU' Per vicepresidente Confidustria "serve competizione tra atenei sui fondi per la ricerca" 12-12-2005 17:17 Articoli a tema / Tutte le news d...

13/12/2005
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UNIVERSITA'/ ROCCA: BENE RIFORMA MORATTI MA SERVE DI PIU'
Per vicepresidente Confidustria "serve competizione tra atenei sui fondi per la ricerca"
12-12-2005 17:17
Articoli a tema / Tutte le news di Economia

Milano, 12 dic. (Apcom) - La riforma Moratti va nella giusta direzione, ma serve un ulteriore approfondimento verso la meritocrazia e la competizione tra atenei. E' questo il pensiero di Gianfelice Rocca, vicepresidente per l'education di Confindustria e presidente del gruppo Techint, intervenuto alla presentazione della "Guida alla collaborazione università-impresa: 100 idee per lavorare insieme" realizzato da Confindustria. "In un'economia della conoscenza dove la competizione non si fa più con le materie prime ma con le idee, il ruolo delle università è vitale. Gli atenei sono un motore, un grande motore che deve funzionare bene, ma che per competere deve continuare a riformarsi" ha aggiunto Rocca.

Con la guida presentata oggi Confindustria punta alla diffusione di "esperienze concrete di collaborazione tra aziende e mondo accademico i cui beneficiari saranno in primo luogo gli studenti: dalle borse di studio ai prestiti d'onore, dagli stage alle cattedre aziendali, dall'orientamento all'analisi delle competenze, dalle tesi aziendali ai dottorati di ricerca". Le opportunità esistenti e le modalità strategiche di collaborazione tra mondo accademico e mondo produttivo sono tenute in grande considerazione da Confindustria che considera l'università uno strumento fondamentale per "potenziare i fattori di crescita e di sviluppo e generare valore attraverso il capitale umano" e in ultima analisi "una risorsa strategica per la competizione internazionale".

Gli industriali amano definire le università delle "imprese culturali" che devono quindi sempre più competere con il mondo: "Se l'ambiente è dinamico, trasparente, meritocratico, non baronale e autoreferenziale le università possono crescere nella qualità, ma quanti sono oggi gli atenei italiani in grado di competere a livello internazionale?" si chiede Rocca che aggiunge un suggerimento sul finanziamento della ricerca: "I fondi dovrebbero essere affidati a grandi agenzie pubbliche con anche il concorso dei privati. I dipartimenti universitari dovrebbero essere messi in concorrenza per accedere a questi fondi". Sulla stessa linea anche Alberto Meomartini, presidente della commissione università di Confindustria, secondo il quale occorre "un'autorità di valutazione con criteri condivisi per uscire dall'autoreferenzialità" degli atenei perché "se l'Italia perde quote nel commercio internazionale non è solo per la concorrenza della Cina" conclude Meomartini.

Al convegno hanno partecipato anche il viceministro dell'Istruzione Guido Possa, il vicepresidente della Crui-Conferenza dei rettori delle università italiane Enrico Decleva, la coordinatrice degli assessori regionali alla formazione professionale Silvia Costa e il presidente dell'associazione Treelle Attilio Oliva.


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