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Unità: Un genitore: i governi si dimenticano dell’istruzione, non lasciateci soli

Impegnamoci tutti La politica per prima

24/12/2007
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l'Unità

di Enrico Palmucci *

SONO UN GENITORE di due figlie, ambedue liceali. La più grande frequenta il II liceo classico, l’altra, il I liceo linguistico. Seguo con interesse (e apprensione) i problemi della scuola, cercando, per quanto sia consentito ai genitori, di entrare nel vivo delle attività scolastiche, che per vari motivi non è sempre facile. Mi riferisco sia all’informazione che passa dalla scuola che alla comunicazione che ci viene direttamente dai nostri figli, che, forse, è quella che ci raggiunge con maggiore difficoltà perché il dialogo con loro non è sempre fluido, per vari motivi. Farli parlare di quanto succede a scuola non è semplice, bisogna cercare la loro disponibilità a raccontare piano piano con molta pazienza; di solito sono loro che scelgono i tempi e i modi. Comunque, malgrado le difficoltà che ci sono, credo che sia importantissima la collaborazione famiglia-scuola e mi dispiace che oggi, molti genitori, per motivi di tempo, di impegno lavorativo ecc, aderiscono pochissimo alle attività promosse dalla scuola.
Basti pensare alla scarsissima partecipazione che si è registrata alle ultime votazioni per le elezioni degli organi collegiali. Spesso ci si ricorda della scuola solo quando avvengono fatti eclatanti che colpiscono negativamente le nostre coscienze o quando escono dati come quelli forniti da "Ocse Pisa" che danno un quadro disarmante sullo stato di preparazione e la qualità delle conoscenze degli studenti della scuola media italiana che ci vedono agli ultimi posti, in scienze e lettura, della classifica dei paesi Ocse, peggio di noi solo greci portoghesi e romeni.
Il Ministro Fioroni parla di emergenza educativa ed ha annunciato un piano straordinario che prevede corsi di sostegno in italiano e matematica soprattutto nella prima classe, ma anche attività di aggiornamento per i professori.
Perché, mi chiedo, il ministro si è reso conto solo adesso dei problemi dell’istruzione? Ci voleva l’ultimo rapporto OP per far suonare il campanello d’allarme! Eppure è da diversi anni che la scuola pubblica è stata dimenticata dai nostri governi, soprattutto in termini di investimenti per la formazione e l’aggiornamento dei docenti, per non parlare di riconoscimento in termini di carriera, retribuzione ed incentivi professionali. Voglio aggiungere che anche noi genitori abbiamo delle responsabilità sulla formazione e preparazione dei nostri figli, forse non siamo stati al passo con i tempi che cambiano e non dedichiamo loro molto tempo per approfondire insieme le tematiche importanti per la loro crescita esistenziale e culturale.
Oggi i ragazzi sono molto più pratici di quello che eravamo noi alla loro età. In classe non riescono a seguire più di tanto le lezioni, impostate, salvo eccezioni, con metodi tradizionali forse un po’ superati, ci vorrebbe un po’ più di tecnologia anche in aula. Vedo per esempio che a casa quando le mie figlie devono fare una ricerca vanno immediatamente su Internet e, a nulla valgono i miei inviti e quelli di mia moglie, di consultare le varie enciclopedie e libri tematici che a suo tempo abbiamo acquistato proprio in prospettiva futura anche con importante sacrificio economico.
* genitore