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Tuttoscuola: Quote di stranieri in classe?

In alcuni territori del nord la presenza di alunni stranieri è massiccia, al punto che qualche sindaco, come riportano le cronache, ha pensato di chiedere al ministro della pubblica istruzione di introdurre quote di stranieri che non superino il 30% degli iscritti.

23/12/2007
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Tuttoscuola

In alcuni territori del nord la presenza di alunni stranieri è massiccia, al punto che qualche sindaco, come riportano le cronache, ha pensato di chiedere al ministro della pubblica istruzione di introdurre quote di stranieri che non superino il 30% degli iscritti.
Attualmente il regolamento in materia (art. 45 del DPR n. 394 del 1999) prevede che il numero degli stranieri non sia prevalente rispetto al numero degli italiani (massimo, quindi, il 50%). In molti casi, però, quel limite che pochi anni fa sembrava del tutto virtuale e astratto, è stato superato.
Nuove iscrizioni di alunni stranieri, soprattutto nella scuola primaria, incidono su questa percentuale e pongono anche problemi di inserimento e di apprendimento a causa soprattutto della mancata conoscenza della lingua italiana.
La circolare n. 110/2007 sulle iscrizioni esamina la questione, proponendo criteri di intervento a cominciare dal fatto che l’inserimento in classe di nuovi alunni deve avvenire non in modo automatico secondo l’età anagrafica del ragazzo straniero; ma la questione delle quote resta come problema. Problema falso o vero?
L’anno scorso gli studenti stranieri in Italia hanno superato il mezzo milione, e, certamente, in molte classi la quota della loro presenza supera il 50%. Ma quanti di questi sono stranieri anche per la lingua che parlano?
Secondo i dati Istat, i figli di stranieri nati recentemente in Italia o arrivati nel nostro Paese a pochi mesi di età sono quasi 160 mila. Si tratta di stranieri di seconda generazione: stranieri per cittadinanza ma non per lingua parlata. Al 1° gennaio 2007 risultavano presenti 110 mila bambini di cittadinanza straniera di età inferiore ai due anni.
Analizzando più da vicino i dati Istat delle nascite registrate in Italia dal 1999 al 2005, i nati stranieri sono stati ben 236.000, a cui possono essere aggiunti almeno altri 110 mila nati tra il 2006 e il 2007. Parlare di quote di "stranieri" ci sembra un po’ fuori luogo.