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ScuolaOggi-La Moratti lascia. A Berlusconi l'interim.

La Moratti lascia. A Berlusconi l'interim. La notizia era già nell'aria .Il 20 dicembre la ministra Moratti lascerà, dopo quattro anni, il ministero dell'istruzione, dell'università e ...

05/12/2005
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ScuolaOggi

La Moratti lascia. A Berlusconi l'interim.
La notizia era già nell'aria .Il 20 dicembre la ministra Moratti lascerà, dopo quattro anni, il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per candidarsi ufficialmente a sindaco di Milano per il centrodestra.
L'interim del suo ministero verrà assunto direttamente dal presidente del consiglio Berlusconi.
La gestione effettiva del ministero passerà nelle mani della sottosegretaria Valentina Aprea.
A dare l'annuncio è stato il segretario nazionale della FLC-CGIL, Enrico Panini, nella giornata del 2 dicembre, intervenendo a Milano a conclusione dei lavori del 1° congresso provinciale della nuova federazione dei lavoratori della conoscenza.
Con l'annuncio anche una calda raccomandazione ai delegati al congresso: tallonare la campagna elettorale della Moratti, passo dopo passo, di quartiere in quartiere per far conoscere a tutti i cittadini milanesi i risultati negativi realizzati in questi quattro anni di governo.
La lista è talmente lunga che c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Dalle liste d'attesa nella scuola dell'infanzia allo smantellamento del tempo pieno e prolungato, dalla divisione classista della "sua riforma" nelle superiori alla dispersione scolastica, più alta in Lombardia rispetto alla media nazionale; dai tagli agli organici dei docenti e del personale ATA ai tagli alle risorse finanziarie nelle scuole pubbliche e nelle università; dalla riduzione dei fondi per alunni stranieri e handicappati ai tagli sulle spese di funzionamento, sulle supplenze, sulla formazione , sulla sicurezza, sull'edilizia scolastica e via tagliando&
125milioni di euro in meno sul 2005 col decreto fiscale Tremonti, di cui alla Lombardia 8milioni e 288mila euro in meno e a Milano oltre 3 milioni di euro in meno a fine anno; e ancora, 1 miliardo di euro in meno con la finanziaria del 2006 per rimanere ai più recenti provvedimenti.
Di contro, regali alle scuole private a piene mani e in particolare a quelle religiose e assunzioni a più non posso di insegnanti di religione cattolica, un insegnamento quest'ultimo che viene ricollocato nel decreto della secondaria tra gli insegnamenti obbligatori&
Come avvio di campagna elettorale non c'è male signora Moratti&e si ricordi che le scuole milanesi hanno scioperato più volte contro la "sua riforma" e che proprio qui a Milano è nato spontaneamente un forte movimento di protesta che ha portato in piazza, contro i tagli alla scuola pubblica e a difesa del tempo pieno e prolungato, migliaia di cittadini milanesi.
Proprio quegli stessi cittadini milanesi, chiamati domani a scegliere il sindaco di una città, più volte delusa dai suoi interventi come ministro e che oggi sentono la loro scuola e le loro università, decisamente più povere e più precarie di ieri.

Pippo Frisone


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