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Scuola, sospeso lo sciopero dopo l'incontro con il governo

La decisione dei sindacati, fatta eccezione della Flc-Cgil che conferma la protesta di sabato e la manifestazione a Roma. Profumo: "Chiudere la partita degli scatti stipendiali"

22/11/2012
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la Repubblica

ROMA - I sindacati della scuola, fatta eccezione per la Flc-Cgil, hanno deciso di sospendere lo sciopero della scuola indetto per sabato, 24 novembre. La decisione è stata presa dopo l'incontro avuto stamani con il Governo.

FOTO Corteo degli studenti a Palermo
DIRETTA La protesta a Roma
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Delusione di Flc-Cgil. La Flc Cgil si è detta è "delusa" dall'incontro sugli scatti d'anzianità degli insegnanti e conferma lo sciopero di sabato e la mobilitazione a Roma, anche se ha modificato il luogo della manifestazione che era stata indetta con gli altri sindacati della scuola: sarà a piazza Farnese dalle 10 alle 14. "Ci hanno proposto un atto di indirizzo all'Aran per trovare 480 milioni ma andandoli a prendere dal fondo del Mof (Miglioramento offerta formativa) e dal

fondo di istituto - ha spiegato il segretario nazionale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo - ma solo per il 2011; poi bisognerà trovare le risorse per il 2012. In questo modo in due anni si azzera quasi il Mof e il fondo per la contrattazione decentrata e per il resto restano solo briciole".

Profumo: "Chiudere la partita degli scatti stipendiali". "Al più presto sarà inviato l'Atto di indirizzo all'Aran" per chiudere la partita degli scatti stipendiali "in tempi rapidi", ha assicurato il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, nella conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi al termine dell'incontro con i sindacati. "Quello di oggi - ha detto Profumo - è stato un incontro estremamente positivo con la condivisione di un percorso. Abbiamo individuato con i sindacati un cammino sul tema complessivo della scuola per arrivare alla contrattazione 2014 avendo già fatto un lavoro preliminare. L'obiettivo è quello di rendere centrale la scuola nello sviluppo del Paese restituendo autorevolezza alla categoria degli insegnanti. Nelle prossime settimane ci incontreremo con i sindacati per avviare il percorso". E poi in una lettera aperta a studenti e insegnanti, scrive: "L'attuale governo non ha nulla a che fare con il ddl 953 detto ddl Aprea. Tale proposta è stata formulata e discussa in piena autonomia dal parlamento, con la partecipazione di tutte le forze politiche. Dunque non c'è alcuna diretta responsabilità del governo, né mia personale. Peraltro, in alcun modo ho partecipato alla stesura del testo o ne ho mai condiviso l'impianto. Auspico, invece, che tutte le forze politiche sappiano ascoltare il dissenso di vaste parti del mondo della scuola e intendano recepire le opportune proposte di modifica durante la discussione attualmente avviata al Senato".

Intanto i sindacati degli agenti di polizia hanno fatto sapere che si metteranno in ferie, in blocco, per non partecipare alla manifestazione di sabato a Roma. Per non ripetere quello che è successo il 14 novembre quando, a seguito degli scontri, alcuni di loro sono stati messi sotto accusa per presunti eccessi di violenza immortalati da alcuni filmati girati durante il corteo. Su questo punto oggi il ministro Annamaria Cancellieri, rispondendo al Senato alle interrogazioni dei senatori, ha detto: "L'arresto differito è uno strumento molto efficace, negli stadi ha già dato risposte positive; sul Daspo stiamo facendo delle valutazioni, ci sono degli aspetti da chiarire".

Cortei e proteste. Nel mondo della scuola non si ferma l'ondata di protesta. Sono numerose le contestazioni in tutta Italia. Questa mattina, a Palermo, è partito un corteo studentesco. Migliaia di giovani hanno agitato mutande dietro lo striscione "Prendetevi pure queste", in segno di protesta contro i tagli alla scuola. Nella capitale sono 50 gli istituti in 'stato di agitazione'.

La Sapienza annulla l'inaugurazione. Nella capitale sale la tensione anche all'università, dove La Sapienza ha deciso di annullare l'inaugurazione. "Le gravi problematiche economico-finanziarie del paese, con il disagio di tante famiglie, e lo stato di sofferenza della scuola pubblica, stanno facendo salire la tensione nella città di Roma, con riflessi nella città universitaria, anche su tematiche di politica internazionale. Per senso di responsabilità si soprassiede alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, prevista per domani 23 novembre", si legge su un comunicato dell'ateneo.


 


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