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Scuola, scarsissima l'offerta per l'aggiornamento degli insegnanti

partita la Carta del docente online, ma spendere i 500 euro previsti non sarà facile, almeno per i primi giorni. Pochi gli esercenti (librerie, rivenditori di materiale informatico), i cinema e i teatri che si sono accreditati. La parte del leone per ora la fanno enti di formazione e istituti statali

03/12/2016
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la Repubblica

Salvo Intravaia

Con oltre un giorno di ritardo, parte la Carta del docente online. Ma è un mezza delusione per quasi 750mila docenti. Il portale per acquistare corsi di aggiornamento, libri, biglietti del cinema e del teatro, software e hardware doveva partire mercoledì ma la sua apertura è stata posticipata a ieri a mezzogiorno circa. E chi si illudeva che sarebbe stato costretto a spericolati acquisti online dai più famosi colossi dell'e-commerce dovrà ricredersi. Perché, almeno per i primi giorni, non sarà facile acquistare neppure un libro in una libreria fisica. Navigando tra gli otto percorsi tematici - formazione e aggiornamento, libri e testi, mostre ed eventi culturali, musei, cinema, teatri, spettacoli dal vivo e hardware software - si scopre che l'offerta è piuttosto rachitica. E che i 9mila esercenti ed enti al momento registrati, e che offrono beni e servizi, sono quasi tutti enti di formazione e scuole statali. 

Così, alle difficoltà legate alla registrazione in uno dei quattro identity provider per venire a capo delle credenziali relative all'identità digitale attraverso lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), necessarie per accedere al sito www.cartadeldocente.it, se ne aggiunge un'altra: da oggi non sarà neppure facile spendere i 500 euro previsti per l'anno scolastico 2016/2017. Pochissime le librerie, pochi i cinema e i teatri, che in alcuni casi si possono contare sulle dita di una sola mano, e anche i rivenditori di materiale informatico scarseggiano.

Guida: come usare i 500 euro per l'aggiornamento dei docenti

L'anno scorso, l'acquisto dei beni e dei servizi per l'aggiornamento professionale fu semplicissimo. Perché i 500 euro vennero accreditati direttamente sullo stipendio a novembre e bastava farsi rilasciare la fattura o rendicontare con gli scontrini e i biglietti d'ingresso ai cinema o ai teatri entro il mese di agosto.

Ma adesso cambia tutto. Il gestore della Carta del docente ha suddiviso enti ed esercizi commerciali in due grandi categorie: online e fisici, dov'è possibile acquistare di persona i beni o i servizi attraverso buoni generati dallo stesso insegnante per l'importo necessario. Ieri alle 19, per l'acquisto di un computer o di un tablet per il gestire il registro elettronico non era disponibile neppure un sito online. Ed erano pochi anche quelli con un negozio vero e proprio: nessuno a Milano e appena otto a Roma. Anche recarsi al cinema fruendo dei 500 euro sarà un problema visto che al momento le sale che si sono registrate sulla Carta del docente sono davvero poche: tre a Napoli, nessuna a Milano e Palermo, una a Torino e 11 nella Capitale. Le cose non cambiano per gli appassionati di opere teatrali: un solo teatro a Torino, Milano, Roma e Napoli e nessuno a Palermo. E di quelli più importanti neppure l'ombra.

Con il budget previsto dalla Buona scuola diventerà un problema di difficile soluzione perfino l'acquisto di un semplice libro. Perché online è presente un solo sito. E le librerie "convenzionate" sono pochissime: tre a Palermo, due a Milano e dieci a Roma.

Vanno meglio le cose per le visite ai musei. Almeno a Roma, dove sarà possibile accreditarsi in 34 siti. Perché nelle altre grandi città le cose cambiano.

Il grosso degli esercenti registrati, che hanno avuto soltanto tre giorni per accreditarsi, è rappresentato da enti di formazione e istituti scolastici statali.

"La

piattaforma apre ora - spiegano dal ministero dell'istruzione - e gli esercenti stanno continuando a registrarsi. Nelle prime ore di apertura oltre 5mila docenti sono entrati nella piattaforma. Oltre 500 i buoni già prenotati. E non si registrano particolari criticità".