Repubblica-Napoli-Precari, la beffa delle nomine

Al via ieri tra proteste e disagi la convocazione per gli incarichi. Mentre le immissioni in ruolo sono bloccate da 2 anni
Precari, la beffa delle nomine
Ressa nell'Itc Fortunato, ma va meglio nelle altre scuole-polo
Attribuiti 800 posti su 6mila. Chiappetta, dirigente Csa: "Ottima partenza". Cauti i sindacati. Oggi incontro in Regione

Cattedre-beffa (con disagi e ritardi) all'Ipct "Fortunato" e all'Ipia "Sannino", pochi aspiranti prof sulle reali disponibilità all'"Itis Ferraris" di Scampia, assalto ma operazioni tranquille al "Verga" di Capodimonte. Primo valzer di nomine per i precari. Primo test per verificare se i docenti saliranno in cattedra il 10 settembre. E c'è già una cifra: ieri nelle scuole-polo, candidate a sede per gli incarichi dei supplenti annuali, sono state effettuate le prime 800 nomine contro le 6mila da assegnare a Napoli e provincia. "La partenza è buona", esulta Luciano Chiappetta, dirigente Csa (centro scolastico amministrativo). "Ottima la sede degli istituti scelti e ottima la risposta degli aspiranti". E i disagi al "Fortunato"? "Certo, ci sono stati dei problemi. Ma non avevamo nessun altro istituto da utilizzare al Vomero. In ogni caso le prime 800 nomine ci mettono su un terreno di marcia. Entro il 30 agosto si farà fronte al grosso dei seimila incarichi. Pur di chiudere entro agosto abbiamo preventivato, nel caso di afflussi forti, di continuare le operazioni anche domenica 31". Per quanto riguarda le cattedre fantasma e la possibilità di altri errori, il dirigente parla di "colpe e responsabilità ripartite": "Un coacervo di circostanze: la sentenza del Tar Lazio sui "sissini" e i precari storici che ci ha costretto a ripubblicare le graduatorie, l'occupazione degli uffici da parte degli Lsu, la carenza di personale scolastico nel periodo ferragostano, che doveva verificare la disponibilità delle cattedre". Pur ammettendo l'avvio positivo della macchina delle nomine, i sindacati spengono i toni entusiasti: "È con le seconde convocazioni che nasceranno i veri problemi". Ma è la cifra degli aspiranti prof in Campania a preoccuparli: un esercito di 64.514 precari in lista d'attesa, il picco più alto in Italia: 30mila solo a Napoli e provincia. Si aggiunga che da due anni non ci sono nomine in ruolo. A settembre la Uil invita alla mobilitazione generale. Oggi un centinaio di precari della scuola si muoveranno anche da Napoli per partecipare al sit-in promosso nei pressi di palazzo Montecitorio. E sempre oggi l'assessore alla Formazione Adriana Buffardi ha convocato il dirigente scolastico regionale Alberto Bottino, gli assessori provinciali e un rappresentate dei comuni campani (domani tocca ai sindacati). Nell'agenda, il calendario delle nomine ("Voglio certezze", dice Buffardi) e una ricognizione della situazione dopo la proposta del sindaco di Procida, Luigi Muro, di posticipare a causa del caldo l'avvio delle lezioni. "All'assessorato non è ancora pervenuta nessuna richiesta ufficiale", sottolinea l'assessore. Uno slittamento che fa ancora discutere. "È opportuno", per Sergio Iannuccilli, responsabile beni culturali di Forza Italia in Campania e per il consigliere regionale di An, Benedetto Lombardi. Contrario Ciro Di Francia, segretario della Cisl Campania e componente del consiglio nazionale della pubblica istruzione: "La richiesta di ulteriori sacrifici, soprattutto ai genitori che hanno figli nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria, deve essere supportata da motivazioni convincenti".
(giantomaso de matteis)